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Fatti non foste a viver come bruti – significato

Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza. È uno dei versi memorabili della Divina Commedia, citato per richiamare l’essere umano ai più nobili percorsi della conoscenza, e per distoglierlo dagli interessi materiali. La celebre frase è tratta dal canto XXVI, vv.118-120, dell’Inferno di Dante.

Cosa vuol dire?

Semplicando, attraverso la parafrasi, questa frase vuole dire: “Considerate la vostra origine (il fatto cioè di essere degli esseri umani): non siete stati creati per vivere come delle bestie (come bruti – come animali che si accontentano di sopravvivere, mossi soltanto dall’istinto, perché privi della ragione), ma per arrivare alla virtù morale e acquistare sempre nuove conoscenze”.

Chi è il personaggio dantesco che pronuncia questa frase?

A pronunciare questa celebre terzina: «Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» è l’eroe greco Ulisse (il protagonista dell’Odissea di Omero).

Dante inserisce Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno, nell’ottava bolgia, tra i consiglieri fraudolenti, gli ingannatori, cioè tra coloro che usarono il proprio ingegno per ingannare, per compiere il male. Ulisse ebbe infatti l’idea del cavallo di legno che ingannò i Troiani e permise ai Greci di vincere la guerra di Troia.

Ulisse con tali parole incita i suoi compagni a seguirlo nella folle impresa di attraversare le Colonne d’Ercole (lo Stretto di Gibilterra), considerate allora come il confine del mondo.

Qual è il messaggio di Dante?

Il messaggio che Dante vuole trasmettere, attraverso le parole messe in bocca a Ulisse, è che gli esseri umani non sono venuti al mondo per vivere come bestie, alla giornata, senza interrogarsi sulla vita e sul mondo, ma per valorizzare le proprie capacità e accrescere sempre di più le proprie conoscenze, spronandosi anche a superare i propri limiti, mantenendo viva la curiosità e la sete di sapere.

Dante non giudica l’eroe greco per le azioni compiute, ma gli affida il messaggio di una vita che vale solo se spesa per il sapere, la verità, il coraggio.

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