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La Fayette ordina di sparare sui sanculotti

Marie-Joseph-Paul marchese di La Fayette il 17 luglio 1791 ordina alla Guardia Nazionale di sparare sui sanculotti riuniti nel Campo di Marte, a Parigi.

La fuga del re Luigi XVI e della sua famiglia a Varennes la notte del 21 giugno 1791 (fallita, perché il re e la sua famiglia furono riconosciuti al confine con il Belgio, arrestati e riportati a Parigi) aveva provocato un tumultuoso fermento tra la popolazione parigina.

Si faceva strada l’idea di trasformare la Francia in Repubblica. Cominciarono a sostenerla i sanculotti, guidati dai Cordiglieri di Marat e Danton, rumoreggiando per le piazze; la respingevano i moderati, guidati dal club dei Foglianti, nato proprio in quei giorni con l’intento di salvare il re. I suoi membri, tra cui il generale La Fayette, cercarono di giustificare la famiglia reale, sostenendo che non era fuggita ma era stata “rapita contro la sua volontà”.

I Foglianti proclamarono la legge marziale e il 17 luglio 1791 La Fayette ordinò alla Guardia Nazionale di sparare sui sanculotti riunitisi nel Campo di Marte per promuovere la sottoscrizione di una petizione repubblicana da inviare all’Assemblea Costituente.

I sanculotti erano disarmati, ne furono uccisi una cinquantina. L’anno successivo, il 21 settembre 1792, fu proclamata la Repubblica.

Nell’immagine, il marchese La Fayette (1757 – 1834) leader della fazione dei Foglianti.

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