Iliade Libro Secondo. Riassunto del Libro Secondo dell’Iliade
Iliade Libro Secondo: il sogno ingannatore
Mentre gli uomini e gli dèi sono immersi nel sonno, Zeus, per tenere fede alla promessa fatta a Teti (Iliade Libro Primo: riassunto), convoca il Sogno malefico e gli ordina di comparire ad Agamennone e di dirgli che oramai tutti gli dèi sono sfavorevoli ai Troiani e che è giunto il giorno della caduta di Troia.
Agamennone crede a queste parole ingannevoli. All’alba convoca il consiglio dei capi, riferisce loro il sogno e stabilisce come disporre le schiere per quello che crede essere l’attacco decisivo alla città.
Iliade Libro Secondo: la prova dell’esercito
Prima, però, Agamennone decide di mettere alla prova l’esercito per saggiare la volontà di combattere.
Convocata l’assemblea degli Achei, dà quindi il falso annuncio che intende rinunciare alla conquista di Troia e ritornare in patria. Inaspettatamente guerrieri e soldati, stanchi per le fatiche di una guerra che si trascina ormai da dieci anni, si precipitano verso le navi, ma la dea Atena, avvertita da Era (entrambe schierate dalla parte degli Achei) va da Odisseo (Ulisse) e lo sprona a intervenire. Egli riesce ad arginare la fuga e riconduce di nuovo gli Achei in assemblea.
Iliade Libro Secondo: Odisseo e Tersite
Nell’assemblea, un soldato, Tersite, prende la parola e sferra un duro attacco ad Agamennone e invita gli Achei ad abbandonare la guerra. Ma Odisseo lo costringe a tacere battendolo con lo scettro.
Subito dopo, Odisseo riprende la parola nell’assemblea, rincuorando e motivando l’esercito alla continuazione della guerra. Atena, assunto l’aspetto di un araldo, è vicina a lui e fa zittire gli Achei perché tutti odano le parole dell’eroe e ne intendano il pensiero.
Agamennone può ora riprendere il controllo della situazione e ristabilisce il suo prestigio nell’assemblea. Ribadita la decisione di continuare la guerra fino alla vittoria finale, ordina agli Achei di compiere i sacrifici propiziatori agli dèi, di preparare le armi e i carri e di ristorarsi di cibo e bevande nell’imminenza della battaglia.
Terrminati i banchetti, Nestore invita il re ad affrettare l’impresa. Agamennone subito convoca gli araldi e dà loro l’ordine di chiamare a raccolta i guerrieri.
Iliade Libro Secondo: gli eserciti si schierano nella pianura
Ad eccezione di quelli di Achille, che rimangono con il loro capo e non prendono parte all’azione, i guerrieri si schierano nella pianura del fiume Scamandro.
Omero, dopo aver invocato l’aiuto delle Muse, elenca tutti i capi e i gruppi di guerrieri achei che partecipano alla spedizione.
Iride, messaggera divina, assume sembianze umane e si reca nell’assemblea dei Troiani per informare Ettore, il loro capo, dell’attacco imminente. Anche i Troiani e i loro alleati si preparano allo scontro.
Il poeta elenca i comandanti e i guerrieri, di varie popolazioni, che contribuiscono alla difesa di Troia. Essi sono, in complesso, molto meno numerosi degli Achei; la loro valorosa difesa contro un nemico più forte è segno di gloria, ma anche presagio di sconfitta.
Il racconto continua: leggi Iliade Libro Terzo riassunto