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Assassinio di Abramo Lincoln, Presidente degli Stati Uniti

Chi è l’autore dell’assassinio di Abramo Lincoln, Presidente degli Stati Uniti d’America? Perché fu ucciso? Quando avvenne l’assassinio di Abramo Lincoln?

Prima di tutto spieghiamo brevemente chi era Abramo Lincoln.

Chi era Abramo Lincoln?

Abramo Lincoln (12 febbraio 1809 – 15 aprile 1865) repubblicano, avvocato di salde convinzioni democratiche, proveniente da una famiglia di modesti agricoltori del Kentucky, è stato il 16° Presidente degli Stati Uniti d’America: durata del mandato 4 marzo 1861-15 aprile 1865.

Abramo Lincoln è colui che nel 1863, durante la guerra di secessione americana, liberò gli schiavi afro-americani su tutto il territorio americano con il Proclama di emancipazione.

Quando e dove avvenne l’assassinio di Abramo Lincoln?

La sera del 14 aprile 1865 Abramo Lincoln si recò al Ford’s Theatre, a Washington, per assistere a una rappresentazione teatrale. Avrebbe dovuto accompagnarlo il generale Ulysses Simpson Grant, al quale, terminata la guerra di secessione americana, era legato da un rapporto di stima reciproca.

L’assassino di Abramo Lincoln

Quella sera al Ford’s Theatre si recò anche John Wilkes Booth, un attore della Virginia, simpatizzante sudista. Deluso dall’esito della guerra civile americana, Booth sparò un colpo di pistola alla nuca di Abramo Lincoln mentre questi era seduto nel palco presidenziale. Booth aveva programmato anche l’assassinio del generale Grant, ma egli e la moglie si erano recati nel New Jersey per visitare dei parenti. Con questo atto Booth sperava di gettare gli stati dell’Unione in un caos tale da consentire ai Confederati di riorganizzarsi e continuare la guerra.

Dopo aver sparato ad Abramo Lincoln, Booth fuggì dal palco presidenziale saltando sul  palcoscenico. Alcuni testimoni oculari riferirono che Booth gridò: «Sic semper tyrannis» («Così sia sempre per i tiranni»), parole che si ritengono pronunciate da Bruto durante l’assassinio di Giulio Cesare; altri testimoniarono che aggiunse: «Ce l’ho fatta, il Sud è vendicato». Abramo Lincoln morì il mattino seguente, il 15 aprile del 1865.

Che fine fece John Wilkes Booth autore dell’assassinio di Abramo Lincoln?

La mattina del 26 aprile 1865 Booth fu catturato e ucciso con un colpo di proiettile che lo raggiunse al collo; aveva 26 anni.
Mentre spirava si dice che le sue ultime parole siano state: «Dite a mia madre che sono morto per la patria». Nelle sue tasche fu trovato un diario e in una delle pagine c’era scritto:«La nostra patria deve a Lincoln tutte le sue sventure, per questo Dio mi ha fatto strumento di punizione».

Altri furono catturati e imprigionati o uccisi per complicità nell’assassinio: tra essi Mary Surratt, la prima donna a essere giustiziata negli Stati Uniti.

Molti sostennero che non fu Booth quello catturato e ucciso; egli sarebbe invece scampato alla cattura trovando rifugio in Giappone e, rientrato in seguito negli Stati Uniti, sarebbe morto nel 1903 nello Stato dell’Oklahoma. Ma non c’è nessuna informazione attendibile che possa sostenere la teoria della latitanza.

Il diario di Booth, mancante ufficialmente di ben 18 pagine, è invece oggi visibile presso il teatro Ford di Washington.

In onore di Abramo Lincoln a Washington è stato costruito il Lincoln Memorial.

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