Spartaco il gladiatore famoso perché guidò la rivolta degli schiavi ai tempi della Repubblica romana, nel 73 a.C. è un personaggio realmente esistito. La rivolta degli schiavi guidata da Spartaco scoppiò nella celebre scuola per gladiatori di Capua. Ben presto si estese a tutta la penisola italica, costringendo i Romani a due anni di feroci combattimenti.

Chi era Spartaco

Spartaco era nato libero in Tracia nel 109 a.C. circa. Dotato di un fisico eccezionale e di un coraggio straordinario, si era arruolato nell’esercito romano. Durante un’azione militare in Tracia, si rifiutò però di uccidere i propri compatrioti. Arrestato per insubordinazione, fu ridotto in schiavitù.

Spartaco nella scuola per gladiatori di Capua

Condotto in Italia, finì in una scuola per gladiatori a Capua. Qui con due compagni iniziò nel 73 a.C. una ribellione uccidendo le guardie e coinvolgendo nella fuga altri gladiatori. Ad essi si unirono poi alcune migliaia di schiavi fuggiaschi. Il numero di ribelli raggiunse presto le centocinquantamila unità.

Le prime fasi della rivolta di Spartaco

In un primo momento il senato sottovalutò l’entità della sommossa; questo causò gravi perdite agli eserciti romani.

Il progetto sostenuto da Spartaco era quello di fuggire dall’Italia e di trasferirsi in quella parte della Gallia non ancora soggetta al dominio romano.

Come primo rifugio i ribelli scelsero il Vesuvio. Qui Roma mandò 3000 soldati al comando di Gaio Claudio Glabro, che li assediò. Ma gli schiavi fecero strage dei soldati; si sparsero per tutta la Campania; saccheggiarono fattorie e villaggi; devastarono Nola e Nocera, Turi e Metaponto.

Attaccati anche gli eserciti consolari sull’Appennino, i ribelli sbaragliarono quello di Lentulo e, presso Modena, spazzarono via il campo di Gaio Cassio Longino.

Nonostante queste vittorie, Spartaco decise di non attaccare Roma, ben sapendo che gli schiavi urbani facevano una vita accettabile e non si sarebbero mai uniti alla sua rivolta. Usò quindi sempre la tattica della guerriglia, consapevole che in campo aperto l’esercito regolare romano sarebbe stato invincibile.

L’intervento di Marco Licinio Crasso

Alla fine del 71 a.C. Marco Licinio Crasso riuscì a respingere gli schiavi in Calabria. Dopo aver tentato di fuggire in Sicilia, i ribelli affrontarono la battaglia. Con Spartaco morirono circa 60 000 schiavi; 6000 schiavi superstiti furono fatti prigionieri e crocifissi lungo la via Appia, da Capua a Roma.

Gli ultimi superstiti

Altri 5000, datisi alla fuga verso nord, poco tempo dopo si imbatterono nelle truppe di Pompeo reduci dalla Spagna e furono massacrati.

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Un’immagine del film “Spartacus”, 1960, diretto da Stanley Kubrick. Il ruolo di Spartaco è interpretato da Kirk Douglas

La rivolta degli schiavi del 73 a.C. è il tema di questo film diretto da Stanley Kubrich. Il ruolo di Spartaco è interpretato da Kirk Douglas.

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