L’energia nucleare, detta anche energia atomica, è quella contenuta nel nucleo dell’atomo. È liberata mediante processi di reazione nucleare (la scissione o la fusione) provocati artificialmente.
Energia nucleare pro e contro
L’utilizzo dell’energia nucleare per usi pacifici continua ad alimentare polemiche. Da un lato, infatti, ci sono i sostenitori, che la considerano l’unica alternativa valida per sostituire i combustibili fossili; dall’altro lato, ci sono gli oppositori che la considerano ancora pericolosa.
Per molti anni, si era affermato che l’affidabilità delle centrali nucleari era assoluta, in quanto la loro costruzione e manutenzione, proprio perché si trattava di materiali pericolosi, era particolarmente accurata e a prova di qualsiasi evento (errori umani, terremoti, attentati, ecc.). Poi, si è verificato prima l’incidente di Chernobyl, in Ucraina, il 26 aprile del 1986; poi, l’incidente di Fukushima, in Giappone, l’11 marzo 2011.
La centrale di Chernobyl
L’incidente della centrale di Chernobyl portò alla distruzione del nocciolo del reattore e di parte dell’edificio in cui era alloggiato. Furono rilasciate grandi quantità di materiale radioattivo nell’ambiente circostante, causando numerose vittime.
La nube radioattiva, sospinta dai venti, percorse buona parte dell’Europa, provocando timori nelle autorità e nella popolazione.
Le inchieste condotte successivamente rivelarono che una serie di errori umani causarono l’incidente, oltre alla violazione delle norme operative da parte dei tecnici della centrale. A ciò si aggiunsero le caratteristiche di quel reattore, di vecchio tipo e poco affidabile, che aggravarono gli effetti degli errori.
Energia nucleare in Italia
L’Italia, dopo un referendum popolare tenuto nel 1987 ha praticamente detto “no” alla scelta del nucleare.
Altri Paesi industrializzati, invece, come la Francia e il Giappone, hanno fatto dell’energia nucleare il centro dei loro programmi energetici, costruendo nuove centrali. La motivazione è quella di diminuire la loro dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di petrolio e di carbone.
L’Italia importa dalla Francia energia elettrica prodotta con il nucleare, in centrali che distano poche decine di chilometri dal nostro territorio.
Forti di questi esempi, i sostenitori dell’energia nucleare vogliono che anche l’Italia ritorni sulle sue decisioni e che la scelta nucleare sia nuovamente presa in considerazione.
Lo sfruttamento dell’energia nucleare pone però seri e gravi problemi all’ambiente e alla vita stessa.
Infatti, nonostante le centrali nucleari siano dotate di sofisticati dispositivi di sicurezza, possono accadere incidenti che causano dispersione di radiazioni pericolose per l’uomo e per l’ambiente.
Inoltre, durante le reazioni di fissione, sono prodotte scorie radioattive di lunga durata, il cui smaltimento è ancora problematico.
Sono state scartate proposte che riguardavano il seppellimento delle scorie nucleari sotto gli strati di ghiaccio dell’Antartide o nei fondali oceanici più profondi, o l’invio nello spazio.
Attualmente la soluzione più adatta sembra quella di seppellire le scorie in depositi scavati nella roccia a centinaia di metri di profondità. Ma anche questo progetto presenta dei problemi.
Il primo problema riguarda il comportamento delle acque sotterranee. Queste potrebbero compromettere l’isolamento dei depositi. Il secondo riguarda l’instabilità del terreno in seguito a movimenti sismici o ad attività vulcanica.
Nessun scienziato è quindi oggi in grado di indicare un luogo che dovrà rimanere inviolato per decine di migliaia di anni.