I numeri romani utilizzano 7 segni corrispondenti a 7 lettere dell’alfabeto: I, V, X, L, C, D, M. Ogni simbolo può essere ripetuto: il numero romano che si vuole rappresentare è dato dalla somma dei numeri indicati dalla cifra principale (il simbolo con il valore più grande) sottratto o sommato delle altre cifre che si possono trovare alla sua destra (somma) o sinistra (sottrazione).
I simboli usati per i numeri romani
Le cifre fondamentali, dalle quali si ricavano tutte le altre e i corrispondenti numeri arabi, sono:
I = 1 (uno)
V = 5 (cinque)
X = 10 (dieci)
L = 50 (cinquanta)
C = 100 (cento)
D = 500 (cinquecento)
M = 1000 (mille)
Regole di composizione dei numeri romani
Per ottenere la numerazione completa, i Romani usavano la somma o la sottrazione:
I segni posti a destra dei maggiori indicano somma:
VII = 7 (sette) → composto da V (cinque) + II (due)
I segni posti a sinistra indicano sottrazione:
IX = (nove) → composto da X (dieci) – I (uno)
XCIV = 94 → composto da C – X (cento – dieci) + V – I (cinque – uno), ovvero 90 + 4
Utilizzi attuali dei numeri romani
Oggi per contare e calcolare usiamo i numeri arabi, ma le cifre romane si usano ancora:
- per distinguere in ordine di successione sovrani e pontefici: Pio XII (dodicesimo); Riccardo III (terzo);
- per indicare i secoli: il secolo XXI (ventunesimo); il XX (ventesimo) secolo;
- per indicare i capitoli di un libro, le classi scolastiche: il capitolo XI (undici o undicesimo), gli allievi della I B (prima B).
I limiti dei nr romani
- gli antichi Romani non avevano un simbolo per indicare lo zero, non ne possedevano il concetto, perché i numeri servivano a contare quello che si aveva; come si fa a contare quello che non si ha?
- non esistono numeri romani per rappresentare i numeri relativi, i numeri decimali e le frazioni;
- per la loro struttura, i Romani non potevano utilizzare i loro numeri per effettuare operazioni aritmetiche: per sommare o sottrarre usavano l’abaco.
Attenzione!!! Le cifre romane non vogliono l’esponente: è quindi errato scrivere Iº, IIº, IIIº
Nota: In alternativa, i secoli possono essere indicati con la lettera maiuscola: il secolo XIII (tredicesimo) o il Duecento.
Numeri romani da 1 a 100
I (1), II (2), III (3), IV (4), V (5), VI (6), VII (7), VIII (8), IX (9), X (10)
XI (11), XII (12), XIII (13), XIV (14), XV (15), XVI (16), XVII (17), XVIII (18), XIX (19), XX (20)
XXI (21), XXII (22), XXIII (23), XXIV (24), XXV (25), XXVI (26), XXVII (27), XXVIII (28), XXIX (29), XXX (30)
XXXI (31), XXXII (32), XXXIII (33), XXXIV (34), XXXV (35), XXXVI (36), XXXVII (37), XXXVIII (38), XXXIX (39), XL (40)
XLI (41), XLII (42), XLIII (43), XLIV (44), XLV (45), XLVI (46), XLVII (47), XLVIII (48), XLIX (49), L (50)
LI (51), LII (52), LIII (53), LIV (54), LV (55), LVI (56), LVII (57), LVIII (58), LIX (59), LX (60)
LXI (61), LXII (62), LXIII (63), LXIV (64), LXV (65), LXVI (66), LXVII (67), LXVIII (68), LXIX (69), LXX (70)
LXXI (71), LXXII (72), LXXIII (73), LXXIV (74), LXXV (75), LXXVI (76), LXXVII (77), LXXVIII (78), LXXVIX (79), LXXX (80)
LXXXI (81), LXXXII (82), LXXXIII (83), LXXXIV (84), LXXXV (85), LXXXVI (86), LXXXVII (87), LXXXVIII (88), LXXXIX (89), XC (90)
XCI (91), XCII (92), XCIII (92), XCIV (94), XCV (95), XCVI (96), XCVII (97), XCVIII (98), XCIX (99), C (100)
Continuando con la composizione delle cifre si può arrivare a comporre i numeri romani da 1 a 1000 e oltre, soprattutto gli anni.
Ad esempio, 1999 in numeri romani è IMM.
I Numeri romani in sintesi
- Come si scrive 1000 con i numeri romani? M
- A cosa corrisponde la XXL? Al numero 250
- Che numero è XD? 490
- Che anno è MCM? 1900
- Come si scrive 0 con i numeri romani? I romani non conoscevano il concetto di numero zero, non c’è quindi un corrispondente dello 0 in numero romano
- Come si scrive 5000 con i numeri romani? MMMMM
- Quanti sono i simboli della numerazione romana? Sono 7: I (1), V (5), X (10), L (50), C (100), D (500), M (1000)