Il Paleolitico: inferiore, medio e superiore. Fasi e caratteristiche. Riassunto di Storia schematico e completo per conoscere e memorizzare rapidamente.
La Preistoria è solitamente suddivisa in 3 periodi: il Paleolitico, il Mesolitico, il Neolitico.
Il Paleolitico è il periodo più lungo e più antico della Preistoria, iniziato 2 milioni e 500 mila anni a.C. e conclusosi convenzionalmente nel 10.000 a.C.
Per indicare il Paleolitico è utilizzata anche la definizione di Età della Pietra Antica (da palaiós, “antico”, e lithos, “pietra) non perché gli unici strumenti impiegati fossero in pietra (si usavano certamente anche il legno e l’osso), ma perché i reperti archeologici ritrovati ad esso risalenti sono solo in pietra e in particolare in selce e in quarzite (pietre molto dure).
Nel Paleolitico l’uomo:
- vive di caccia e raccolta;
- è organizzato in piccole comunità di 15-20 persone;
- non risiede stabilmente in un luogo; nei suoi spostamenti si ripara in grotte o costruisce capanne con pietre, rami, pelli di animale;
- ha imparato a conservare e ad accendere il fuoco;
- seppellisce i morti con corredi funebri (collane, pietruzze, statuine);
- incide e dipinge sui muri interni delle caverne.
Il Paleolitico si suddivide in 3 periodi:
- il Paleolitico inferiore
- Paleolitico medio
- Paleolitico superiore
Il Paleolitico inferiore
Il Paleolitico inferiore inizia 2 milioni e 500 mila anni a.C. in Africa con la comparsa del primo ominide: l’Homo Habilis.
L’Homo Habilis segna una netta separazione tra l’uomo e il mondo animale. L’Homo Habilis:
- ha un’andatura eretta;
- una capacità cranica di circa 800 cm³;
- denti da onnivoro;
- braccia più corte;
- un minore prognatismo facciale;
- è capace di creare utensili in pietra, i primi manufatti.
I resti e gli oggetti dell’Homo Habilis sono stati ritrovati in Etiopia, Tanzania, Kenya.
Sempre in Africa 1 milione e 500 mila anni a.C. compare l’Homo Erectus. L’Homo Erectus:
- è più alto e robusto dell’Homo Habilis;
- pratica attività di caccia e di raccolta;
- perfeziona la lavorazione della pietra fabbricando utensili bifacciali, cioè lavorati su entrambe le facce (come ad esempio le asce);
- impara a controllare e poi ad accendere il fuoco battendo tra loro due pietre;
- inizia ad abitare in grotte, ma anche in capanne da lui realizzate con rami, sterpi e pelli;
- è il primo ominide a uscire dall’Africa e raggiungere l’Europa, il Vicino Oriente e l’Asia sud orientale. Per un approfondimento leggi Le migrazioni nella Preistoria
Ancora in Africa, circa 200 mila anni a.C. compare l’Homo Sapiens, il rappresentante della nostra attuale specie:
- il suo scheletro è più gracile;
- il cervello è voluminoso;
- il prognatismo è ridotto, quasi assente;
- denti piccoli;
- ma soprattutto sviluppa un’intelligenza superiore a qualsiasi essere fino ad allora esistito, perciò il nome “sapiens”: è in grado di comunicare con un linguaggio complesso, di concepire ed esprimere concetti astratti, di realizzare le prime pitture nelle grotte.
L’Uomo Sapiens è anche chiamato Uomo di Cro-Magnon, perché il primo e più importante ritrovamento fossile di Homo Sapiens in Europa – risalente al 1868 – è avvenuto nella località francese di Cro-Magnon dove sono stati rinvenuti i resti di una popolazione molto evoluta, a cui sono attribuiti tra l’altro i graffiti e le pitture delle Grotte di Lascaux (in Francia) e di Altamura (in Spagna).
Il Paleolitico medio
Il Paleolitico medio inizia convenzionalmente 100 mila anni a.C. ed è caratterizzato dalla presenza dell’Uomo di Neanderthal. L’Uomo di Neanderthal:
- è così chiamato per i suoi primi resti rinvenuti nel 1856 nella valle di Neander, in Germania;
- robusto e di piccola taglia, ha il cranio più lungo e meno alto dei suoi predecessori;
- possiede una cultura evoluta, che è stata chiamata Musteriana, dal nome della località francese di Le Moustier, in Bretagna, dove sono stati ritrovati numerosi reperti;
- popola l’Europa e il Vicino Oriente;
- caccia e mangia soprattutto carne;
- sa lavorare il legno e la pietra per ottenere coltelli, raschietti, lance appuntite;
- seppelisce i propri morti.
Il Paleolitico superiore
Il Paleolitico superiore inizia convenzionalmente 40 mila anni a.C. ed è caratterizzato dalla presenza dell’Homo Sapiens Sapiens, molto simile all’uomo di oggi. L’Homo Sapiens Sapiens:
- è alto 160-180 cm, pesa 70-80 kg, è meno robusto e più alto dei sui predecessori; la fronte è piatta; le arcate sopraccigliari sono poco marcate; i denti più vicini e il volto meno sporgente; cammina in posizione eretta;
- è un cacciatore, raccoglie vegetali e frutta, pratica la pesca nei fiumi e corsi d’acqua;
- costruisce ripari e capanne con legno, osso, pelli di animali, sassi;
- confeziona abiti con pelli e pellicce di animali cacciati;
- fabbrica strumenti piccoli, raffinati e specializzati per diversi usi;
- vive in gruppi ben organizzati (tribù) che riuniscono numerose famiglie. Ogni membro del gruppo ha compiti ben precisi e collabora con gli altri. I maschi si dedicano principalmente alla caccia, alla difesa, alla fabbricazione degli utensili. Le femmine alla cura dei figli, alla raccolta di frutti selvatici, uova e miele;
- usa un linguaggio ben sviluppato e complesso;
- seppellisce i morti con ricchi corredi: oggetti personali, armi, utensili, ornamenti (si pone quindi domande sulla vita dopo la morte);
- incide e dipinge sui muri interni delle caverne. I soggetti sono quasi sempre animali di grosse dimensioni: è un segno propiziatore per assicurarsi la loro cattura;
- scolpisce statuette, soprattutto femminili con forme accentuate: sono le cosiddette “Veneri preistoriche”. Tra queste la più famosa è certamente la Venere di Willendorf.