Forse che sì forse che no è l’ultimo romanzo di D’Annunzio, pubblicato nel 1910. Qui il riassunto e il commento.
Forse che sì forse che no: il riassunto
Una sfrenata corsa in automobile porta a Mantova l’aviatore Paolo Tarsis e, con lui, la bellissima Isabella Inghirami, ansiosa di vedere la reggia dei Gonzaga dove visse la sua omonima della casa d’Este. Partecipano alla visita la sorella e il fratello di lei, Vana e Aldo.
Nel palazzo, ridotto ormai in desolante rovina, Isabella e Paolo si baciano: è l’inizio della violenta passione amorosa tra i due. Per il labirinto che decora un soffitto corre il motto dei Gonzaga Forse che sì forse che no: è il simbolo della torbida ambiguità sentimentale che unisce i personaggi. Fra Aldo e Isabella, infatti, c’è un legame che va al di là del vincolo fraterno; Vana, intensamente attratta da Paolo, gli rivela l’incesto tra Isabella e Aldo, poi si uccide. Isabella, dopo una furiosa lite con l’amante, che l’accusa di quanto venuto a conoscenza, precipita nella follia.
Le vicende amorose si intrecciano con due gare: nella prima muore Giulio Cambiaso, amico di Paolo, mentre questi ne esce vittorioso; nella seconda, il protagonista tenta di morire in una sfida disperata (la trasvolata dal Lazio alle coste della Sardegna). Sicuro di precipitare con l’aereo in mare, è riassalito dal desiderio della vita e riesce nell’impresa eroica, riconquistando la propria sicurezza e la propria forza.
Forse che sì forse che no: il commento
Il romanzo è espressione dei nuovi temi del nascente movimento futurista, che D’Annunzio è pronto a recepire e a fare propri in quanto manifestazioni di bellezza e di forza superumana: la tecnologia, la velocità, i motori.
Ma alla sublimazione del superuomo si oppone ancora una volta la «Nemica» (come nel Trionfo della morte), una donna sensuale, perversa, nevrotica, avviata alla follia, Isabella Inghirami, che impedisce al protagonista la propria autorealizzazione, tanto da indurlo a cercare la morte. Ma questi riesce a sottrarsi all’influsso nefasto, realizzando nel volo aereo le proprie aspirazioni eroiche.