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Cittadinanza europea: cosa significa

La cittadinanza europea è stata istituita dal Trattato di Maastricht, firmato il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1 novembre 1993.

Tutti noi che apparteniamo a uno Stato dell’Unione europea, abbiamo quindi una doppia cittadinanza: quella del Paese a cui apparteniamo più quella europea.

I vantaggi della cittadinanza europea

Essere cittadini europei comporta alcuni importanti vantaggi:

  • Il diritto alla tutela diplomatica da parte di tutte le ambasciate di ogni Stato membro. Ad esempio, se siamo in un Paese extracomunitario in cui non è presente una sede diplomatica italiana, in caso di bisogno (perdita dei documenti; necessità di rientrare con urgenza in Italia per motivi familiari o lavorativi; contestare una sanzione ritenuta ingiusta ecc.) possiamo rivolgerci all’ambasciata di qualsiasi Stato dell’Unione presente nel Paese nel quale ci troviamo per ottenere la necessaria assistenza.
  • Il diritto di circolare e soggiornare liberamente, nonché quello di stabilirsi, in qualsiasi Stato dell’Unione.
    Tale diritto è rafforzato, per 26 paesi comunitari (mancano Regno Unito, Irlanda, Cipro, Bulgaria, Romania, Croazia), dall’accordo di Schengen, che prevede la soppressione dei controlli tra le frontiere dei Paesi firmatari.
    Poiché la soppressione dei controlli alle frontiere può dare origine a pericoli, quali quelli collegati al terrorismo e all’immigrazione clandestina, il Trattato di Schengen prevede la cooperazione tra le polizie degli Stati aderenti, con la possibilità di inseguire un ricercato anche nei Paesi vicini. Inoltre, è stato predisposto un collegamento telematico tra gli organi di polizia, denominato SIS (Sistema informativo Schengen), che permette di attuare in tempo reale segnalazioni su persone e traffici sospetti, fondandosi sull’assistenza giudiziaria reciproca e sulla collaborazione antidroga.
  • Il diritto di accedere al lavoro in condizioni di parità con gli altri cittadini. È assicurata, in particolare, la parità di trattamento fra tutti i cittadini dell’Unione europea nelle fasi della selezione e dell’assunzione del personale; nelle condizioni di lavoro; nel livello salariale; nel calcolo dell’anzianità; nell’assistenza e nella sicurezza sociale. È inoltre applicato il principio del mutuo riconoscimento dei diplomi, per cui qualsiasi cittadino europeo può esercitare, nell’ambito di ogni Stato dell’unione, la professione a cui è stato abilitato nello Stato di origine.
  • Il diritto di partecipare attivamente alla vita politica di ogni Stato membro. Ogni cittadino europeo ha il diritto di votare e di candidarsi alle elezioni comunali dello Stato in cui risiede.

I giovani, l’istruzione e la scuola

La consapevolezza della cittadinanza europea è favorita dall’Unione europea anche con diversi progetti che riguardano i giovani, l’istruzione e la scuola. Tra essi ne ricordiamo in particolare tre:

  • Leonardo da Vinci. Il programma prevede finanziamenti per migliorare la formazione professionale di studenti e lavoratori; promuove inoltre l’attività di tirocinio presso aziende straniere; offre pertanto continue opportunità di aggiornamento, con specifica attenzione all’evoluzione tecnologica.
  • Socrates. Attraverso questo programma, l’Unione europea intende favorire la cooperazione tra gli Stati membri nell’ambito dell’istruzione, attuando scambi di studenti e di insegnanti; diffondendo la conoscenza delle lingue europee; promuovendo scambi di informazioni e di esperienze tra le scuole della Comunità.
    Il programma Socrates si suddivide in due sottoprogrammi: Erasmus, per gli studenti universitari; Comenius, per quelli delle scuole secondarie di secondo grado.
  • Gioventù. Si tratta di un programma europeo di sostegno e finanziamento ai progetti che favoriscono l’apprendimento interculturale; la solidarietà e la mobilità internazionale dei giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni.

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