Shoah è il termine ebraico corrispondente alla parola di origine greca Olocausto.
Olocausto significa alla lettera “interamente bruciato” e in molte religioni antiche, compresa la religione ebraica, designava il sacrificio in cui l’animale veniva ucciso e poi lasciato completamente bruciare sull’altare.
Il termine ebraico corrispondente è dunque Shoah che significa “catastrofe, desolazione, distruzione”; fu da alcuni preferito a Olocausto perché ritenevano che il suo significato originario fosse improprio e definire lo sterminio degli Ebrei con la medesima parola con cui un tempo si indicava il sacrificio a Dio suonasse addirittura blasfemo.
Lo sterminio del popolo ebraico (la Shoah) in Europa avvenne tra il 1933 e il 1945, quando in Germania dominava il Nazismo e in Italia il Fascismo.
In quegli anni gli Ebrei, giudicati di razza inferiore, vennero privati progressivamente di molti diritti; durante la Seconda guerra mondiale furono deportati in massa in campi di concentramento; molti morirono di stenti o vennero uccisi. Si calcola che furono 6 milioni gli Ebrei che persero la vita.
Per non dimenticare quanto accaduto, il 27 gennaio di ogni anno si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria.