Con l’espressione È un altro paio di maniche indichiamo un fatto o un discorso privo di legame e di relazione con qualcos’altro. Questo detto ha un origine storica.
Nel Medioevo, infatti, gli abiti delle dame e dei cavalieri avevano molte paia di maniche per ciascuno: esse erano staccabili, potevano essere impreziosite con ricami e gioielli, e spesso non avevano alcuna attinenza né nel colore né nella fattura con il vestito a cui venivano attaccate con nastri o bottoni. E proprio da questo uso derivò il detto È un altro paio di maniche con cui indichiamo un fatto o un discorso privo di legame e di relazione con qualcos’altro.
In quei tempi poi le maniche erano anche usate come pegno d’amore o come premio: le dame, infatti, le donavano al cavaliere di cui erano innamorate o le regalavano al vincitore di un torneo.
Grazie a questa consuetudine, la parola francese manche, “manica”, divenne sinonimo di “ricompensa”.
In italiano ne è derivato il termine mancia, con cui indichiamo la piccola somma di denaro che si dà a qualcuno come ricompensa in cambio di un servizio.
La parola manche, però, è rimasta nel linguaggio sportivo per indicare ciascuna delle prove che si devono affrontare in una gara.