Historiae – Storie di Tacito. Riassunto di letteratura latina
Tacito (55-120 d.C.) è il maggior storico della Roma imperiale. Seppure in forma non integra, sono giunte a noi tutte le opere che la tradizione gli assegna: le due monografie, Agricola e Germania, un dialogo, Dialogus de oratoribus (Dialogo degli oratori) e due opere storiche: Historiae (Storie) e Annales.
Historiae e Annales sono tra i trattati storici più famosi della letteratura, sia per le notizie fornitici sugli imperatori di Roma, sia per l’impianto ideologico che le sostiene, sia per lo stile che le rende opere di grosso spessore poetico.
Senza falsare di proposito i fatti (sine amore et studio, «senza predilezione e senza faziosità») e proponendosi sempre come fine la pura verità (incorrupta fides), Tacito ha dato una rappresentazione fortemente suggestiva del primo secolo dell’Impero ma in molti punti viziata da una troppo suggestiva valutazione degli uomini e dei moventi segreti delle loro azioni. Da qui sorgono incertezze e dubbi di molti critici moderni sulla sua attendibilità di storico.
Le Storie di Tacito
Le Storie di Tacito furono scritte intorno al 105 d.C. L’opera tratta i fatti del 69-70 d.C: dal famoso anno dei quattro imperatori, succeduti a Nerone, alla prima guerra giudaica con l’assedio di Gerusalemme.
Dei dodici o quattordici libri di cui era composta, che probabilmente narravano anche tutto il periodo della dinastia Flavia, ce ne sono pervenuti solo i primi quattro e 26 capitoli del quinto.
Libro I – Le legioni della Germania acclamano imperatore Vitellio, rifiutando di giurare fedeltà a Galba. Galba viene ucciso a Roma dai pretoriani e al suo posto proclamano imperatore Otone. Otone muove contro Vitellio, che dalla Germania sta marciando verso l’Italia.
Libro II – Vespasiano e suo figlio Tito sono impegnati nella rivolta giudaica. In Italia le truppe di Vitellio e Otone si scontrano a Bedriaco e Otone, sconfitto, si suicida. Si riapre la guerra civile perché le legioni orientali proclamano imperatore Vespasiano.
Libro III – Le truppe di Vespasiano marciano sull’Italia e vincono una sanguinosissima battaglia a Cremona contro le forze di Vitellio. A Roma i seguaci di Vitellio attaccano quelli di Vespasiano e ne uccidono il fratello Flavio Sabino, mentre il figlio Domiziano si salva rifugiandosi nel tempio di Iside. Ma la battaglia viene vinta dai seguaci di Vespasiano e Vitellio viene preso, giustiziato e torturato in pubblico.
Libro IV – Scoppiano rivolte in Gallia e in Germania; il senato elegge Vespasiano e Tito consoli e Domiziano pretore. Vespasiano si reca ad Alessandria mentre Tito prosegue la guerra contro i giudei. Alcuni eventi miracolosi nel tempio di Serapide gli preannunciano il destino imperiale.
Libro V – Tito assedia Gerusalemme e Tacito, a questo punto, traccia una breve storia dei giudei, partendo da Mosé. Negli ultimi capitoli prosegue il racconto della guerra in Germania che sta volgendo alla fine.