I suoni cu e qu sono identici: i due segni trascrivono il medesimo suono. Da qui le difficoltà di trascrizione. La differenza d’uso dipende dalla diversa origine latina delle singole parole e non ci sono regole precise per stabilire la grafia; occorre, quindi, imparare come si scrivono quelle d’uso più ricorrente.
si usa qu:
- quando questa lettera era presente nelle corrispondenti parole latine: aquila, quattro, quorum ecc.
- in poche parole che iniziano con quo- e i loro composti e derivati, come quota, quotidiano, equo, iniqui ecc.
si usa cu:
- davanti a consonante: lacuna, cugino, culto, curva, custodire, cupo ecc.;
- nelle parole cuore, cuoco, innocuo, proficuo, cui, scuola, cuoio, vacuo, circuito, arcuare, evacuare, scuotere, percuotere, riscuotere e nei loro derivati e composti;
- nelle parole nelle quali -cua, -cue, -cui non formano un dittongo, come ar-cu-a-to.