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Nomi alterati: come eseguire l’analisi grammaticale

I nomi alterati si formano aggiungendo alla radice di un nome primitivo un suffisso che ne modifica in parte il significato, indicando piccolezza, bellezza, grandezza, bruttezza.

Quindi, a seconda dei suffissi che li compongono, i nomi alterati vengono classificati in diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, peggiorativi (o dispregiativi). Si possono alterare tutti i nomi comuni (di persona, di animale o di cosa) concordando opportunatamente il suffisso al genere e al numero del nome.

Esempi

  • diminutivi indicano piccolezza oltre il normale. I suffissi sono:

– in – tavol – in – o
– ett – giardin – ett – o
– ell – bambin – ell – o
– icel – ort – icell – o
– icciol – mur – icciol – o
– icin –  (-iccin) – cuor – icin – o

  • vezzeggiativi indicano piccolezza, simpatia, tenerezza ecc. I suffissi sono:

 – ucci – cavall-ucci-o
– olin – cagn-olin-o
– ol – figli-ol-o
– ott –
baril-ott-o
– acchiott – ors-acchiott-o
– uzz – figli-uzz-o

  • accrescitivi indicano grandezza maggiore del normale. I suffissi sono:

– on – ragazz-on-e
– accion – om-accion-e

  • peggiorativi indicano disprezzo, antipatia ecc. I suffissi sono:

– acci – libr-acci-o
– astr – poet-astr-o
– onzol – medic-onzol-o
– ercol – lib-ercol-o
– iciattol – fium-icciattol-o
– uco – poet-ucol-o
– upol – cas-upol-a

Attento a non confondere il nome alterato con il falso alterato. In che modo? Tieni presente che:

I falsi alterati finiscono come i nomi alterati, ma sono nomi primitivi; ad esempio: torrone, mattone, mulino ecc. Per un approfondimento leggi Falsi alterati cosa sono e come riconoscerli.

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