Re Lear, assieme all’Amleto, Otello e Macbeth è tra le più note tragedie di William Shakespeare.
King Lear è stata scritta tra il 1605 e il 1606. Per il personaggio del protagonista che dà il nome alla tragedia, Shakespeare si è ispirato alla figura leggendaria di Lear, un antico re della Britannia.
Re Lear trama
Lear, ormai vecchio, vuole dividere il suo regno fra le tre figlie: Gonerilla, Regana e Cordelia. Mentre le prime due dichiarano per il padre amore assoluto, per pudore non fa cosi Cordelia, la sola, in realtà, che lo ami davvero. Lear la disereda, bandisce il conte Kent, che la difende, e dichiara sue eredi Gonerilla e Regana.
Cordelia sposa il re di Francia e là si trasferisce. Intanto le sue sorelle, ottenuto il potere, scacciano il padre. Questi, ormai fuori di sé per le sofferenze subìte, vaga in una violenta tempesta assistito dal buffone e dal fedele Kent, ritornato dall’esilio travestito da servo per proteggere il suo signore.
Per difendere l’anziano re, il re di Francia sbarca in Inghilterra con Cordelia. L’amore e il rispetto che traspaiono dalle parole di Cordelia riescono a illuminare gradualmente la mente ottenebrata di Lear. Il vecchio re, padre di Cordelia, ricorda il male subìto dalle figlie maggiori che egli aveva beneficato e riconosce il torto fatto all’onesta Cordelia.
Intanto si combatte una guerra devastante tra francesi e inglesi. I francesi vengono sconfitti, Cordelia è impiccata e Lear muore di dolore. Nel frattempo Gonerilla avvelena Regana e, scoperta mentre trama di assassinare il marito, si suicida.
Re Lear Shakespeare: il commento
Re Lear è una delle tragedie più cupe e disperate di Shakespeare. Re Lear non riconosce il bene (Cordelia e Kent), si lascia raggirare dall’ipocrisia di Gonerilla e Regana, per poi essere abbandonato a una realtà nemica e spietata. A Cornelia spetta una fine orribile, mentre le sue sorelle in preda alla smania di potere finiranno per essere travolte.