Cloridano e Medoro è tra gli episodi epici più famosi dell’Orlando Furioso, celebre poema di Ludovico Ariosto. L’episodio qui riassunto comincia nel canto 18 (XVIII) e si conclude nel canto 19 (XIX).
Il modello letterario è il libro 9 dell’Eneide: Virgilio racconta l’impresa notturna di Eurialo e Niso; Ariosto quella dei due saraceni, Cloridano e Medoro.
Cloridano e Medoro – Canto 18: il riassunto
Cloridano e Medoro sono due semplici soldati saraceni, giunti in Europa con il loro re Dardinello. Questi è morto in battaglia. Di notte, i due amici decidono di recuperarne il cadavere per dargli sepoltura. È Medoro, il più giovane, a trascinare nell’impresa Cloridano.
Dopo aver fatto strage di nemici, essi trovano il corpo di Dardinello. Ma mentre lo trasportano via, sono sorpresi dalle truppe del cristiano Zerbino. Cloridano, credendosi seguito dall’amico, fugge riparando in una selva.
Cloridano, Medoro e Angelica – Canto 19: il riassunto
Medoro procede intrepido, portando sulle spalle il corpo inanimato di Dardinello, e viene così circondato.
Un raggio di luna illumina la chioma bionda e il bel volto del giovane. Zerbino impietosito vorrebbe risparmiarlo, invece un cavaliere lo colpisce. Cloridano allora balza fuori dalla selva e si fa uccidere accanto all’amico.
Poco dopo passa di lì Angelica. La fanciulla si accorge che Medoro respira ancora e viene colta da improvvisa pietà. Raccoglie un’erba prodigiosa e con l’aiuto di un pastore, che passa per quei luoghi, medica il giovane. Questi riacquista le forze sufficienti per dare sepoltura a Cloridano e Dardinello.
Poi Angelica e Medoro si recano nella vicina casa del pastore. Angelica ne cura amorevolmente le ferite, se ne innamora, lo sposa e parte con lui per il Catai.