Il Rococò in Italia assume uno stile complesso e diversificato in rapporto alle varie tradizioni locali.
Quel che è certo è che l’Italia dà un contributo notevole alla diffusione del Rococò in Europa, grazie al numero di artisti, di esperti decoratori e di scenografi chiamati alle varie corti europee (Germania, Austria, Polonia, Russia, Spagna).
Citiamo tre artisti significativi delle diverse manifestazioni del gusto Rococò in Italia.
Il Rococò in Italia – Gian Battista Tiepolo
Gian Battista Tiepolo (1696-1770) diventa famoso in Europa per le spettacolari celebrazioni di dinastie principesche. Dal 1750 al 1753, prima di essere chiamato alla corte di Madrid, affresca in Germania la fastosa residenza del principe vescovo di Wurzburg. Ma Tiepolo è anche il decoratore dei palazzi e delle ville veneziane. Suoi gli affreschi di Villa Valmarana, a Vicenza, che si ispirano a scene dell’Orlando furioso, della Gerusalemme liberata, dell’Iliade, dell’Eneide.
Il Rococò in Italia – Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto
Altro artista di fama europea, che si è distinto invece nel genere della veduta, è Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (1697-1768).
Il Vedutismo è il genere pittorico che raffigura paesaggi naturali o urbani fissando ogni particolare con sorprendente precisione. Il paesaggio diventa, dunque, il vero protagonista del quadro. Al suo interno le figure umane assumono la stessa importanza degli altri elementi naturali, come le case, gli alberi o gli animali.
Canaletto ha avuto vasta fama in tutta Europa, operando prevalentemente nella sua città, Venezia, ma anche a Londra, dove ha vissuto per circa dieci anni. Ha realizzato le più originali rappresentazioni della città lagunare (per un approfondimento clicca qui).
Il Rococò in Italia – la pittura di genere
L’osservazione realistica non si esercita solo nella veduta, ma alimenta anche in Italia il filone della pittura di genere.
Nella pittura di genere gli artisti si soffermano su scene di vita quotidiana, sia delle classi aristocratiche che delle classi popolari e ne descrivono gli aspetti più abituali: uomini e donne intenti al lavoro, bambini che giocano, scene di interni.
Importanti pittori della pittura di genere sono il bolognese Giuseppe Maria Crespi (1665-1747), il napoletano Gaspare Traversi (1732-1769) e il milanese Giacomo Ceruti (1698-1767), detto il Pitocchetto per la sua attenzione nel documentare la vita dei poveri, i pitocchi, appunto.
Il Rococò in Italia – Filippo Juvarra
Tra gli architetti va citato Filippo Juvarra (1678-1736). Filippo Juvarra è stato uno dei più grandi architetti del Settecento italiano. Nato a Messina nel 1678 da una famiglia di orafi, nel 1714 si trasferì a Torino su invito di Vittorio Amedeo II di Savoia.
Realizzò chiese, palazzi, residenze di campagna, palazzine di caccia e persino interi quartieri cittadini, con uno stile originale, elegante e fantasioso, con soluzioni tecniche aggiornate e raffinate decorazioni.
Ricordiamo per l’effetto scenografico e la decorazione a stucchi la Palazzina di caccia di Stupinigi. È situata in una piacevole località di campagna appena fuori Torino. Era la residenza estiva di Vittorio Amedeo II e della sua famiglia.
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