I moti del 1830-1831 seguirono quelli del 1820-1821. Questa volta le rivolte partirono da Parigi.
I moti del 1830 in Francia
A Parigi l’intera cittadinanza insorse contro il re Carlo X (1824-1830). Il re il 25 luglio 1830 aveva emanato 4 ordinanze che limitavano le libertà fondamentali. Questo gesto scatenò la rivolta a Parigi: le tre gloriose giornate parigine (27, 28, 29 luglio 1830) provocarono la caduta del re di Francia Carlo X e il regno fu affidato al duca Luigi Filippo d’Orléans destinato a regnare fino al 1848.
L’indipendenza del Belgio
Sull’onda dell’esempio francese, nel Regno dei Paesi Bassi, la minoranza belga, che mirava all’indipendenza dall’Olanda, insorse contro la maggioranza olandese.
La rivolta, scoppiata a Bruxelles il 25 agosto 1830, consentì al Belgio di conseguire l’indipendenza: la Corona fu offerta a Leopoldo di Sassonia Coburgo (1831-1865).
Moti del 1830-1831 in Polonia
In Polonia un moto scatenato il 29 novembre 1830, sperando vanamente nell’aiuto francese, fu soffocato dalle truppe dello zar l’8 settembre 1831.
Moti del 1830-1831 in Italia
I moti rivoluzionari giunsero anche in Italia ed ebbero origine all’interno del Ducato di Modena. Qui lo stesso duca Francesco IV sembrava appoggiare i cospiratori; il duca sperava, infatti, di profittare di una eventuale sommossa per diventare sovrano di un Regno dell’Italia centro-settentrionale. Per questo entrò in contatto con Ciro Menotti, il capo della Carboneria locale.
Francesco IV, però, quando si rese conto che l’Austria si sarebbe opposta con le armi a qualsiasi mutamento politico in Italia, abbandonò rapidamente ogni idea di cospirazione e fece arrestare, nel febbraio 1831, i capi della congiura in casa di Menotti (egli stesso fu condannato a morte ed impiccato).
La rivolta tuttavia si era ormai estesa da Bologna alle Marche, dove furono creati governi provvisori. Questi tuttavia non resistettero a lungo, a causa del mancato intervento francese, in cui si confidava molto.
Nel marzo 1831 l’esercito austriaco fu fatto intervenire e in breve tempo fu ristabilito l’ordine, cui seguirono condanne a morte.