La contesa tra Atena e Poseidone per il dominio dell’Attica.
Sotto il regno di Cecrope, la dea Atena si batté con Poseidone, fratello di Zeus e signore del mare, per conseguire il patronato sull’Attica. Avrebbe vinto chi avesse fatto agli abitanti il dono più bello.
Poseidone allora colpì il terreno con il suo tridente e ne fece balzare fuori il cavallo, animale meraviglioso, imbattibile nella corsa, possente in battaglia.
Ma Atena fece di meglio. Batté infatti il suolo con la sua lancia e ne fece germogliare una pianticella dalle foglie d’argento che produsse ben presto piccole e apparentemente insignificanti bacche scure.
Era l’ulivo: la pianta più nobile fra quante crescono sulle sponde del Mediterraneo. Dai suoi frutti si ricava uno dei prodotti della terra in assoluto più preziosi: l’olio di oliva, che gli antichi usavano come alimento e come combustibile.
Vinse Atena per giudizio unanime degli abitanti. Da allora il suo santuario, il Partenone, sorse sulla acropoli di Atene.