Moschea, dal termine arabo masgid, letteralmente «luogo da dove ci si prosterna», cioè ci si distende con il viso rivolto verso terra, è il luogo di culto dell’islam, dove pregano i musulmani.
I luoghi di culto islamici
Ogni musulmano può recarsi nella moschea quando vuole, perché per i musulmani si può pregare anche per strada o in casa, a condizione che il fedele rivolga la sua preghiera verso la città santa della Mecca. È importante però non mancare al rito collettivo del venerdì, quando i fedeli si riuniscono per pregare sotto la guida di un imam.
Come è fatta una moschea islamica
Tutte le moschee si ispirano all’abitazione di Maometto a Medina. Si trattava di un edificio modesto, con un cortile rettangolare, in cui il Profeta si riuniva con i seguaci per discutere di religione ma anche di politica. Una parte del cortile era occupata da un portico, con un tetto di argilla e foglie di palma. Questo schema molto semplice è stato replicato, anche se in modo più complesso, in migliaia di moschee.
La pianta schematica di una moschea è quindi costituita da due parti:
- un vasto cortile rettangolare a cielo aperto, con portici e gallerie lungo i lati, in cui si trova una fontana per le abluzioni che il fedele deve compiere prima di rivolgersi ad Allah (lavaggio a scopo di purificazione);
- una sala coperta, destinata alla preghiera.
La sala delle preghiere
Questa sala, priva di qualsiasi oggetto di culto, è caratterizzata da un elemento specifico fondamentale: una nicchia, chiamata mihrab, ricavata nella parete orientata verso La Mecca, che indica esattamente la direzione verso cui il fedele deve rivolgersi.
A destra del mihrab si trova un pulpito sopraelevato, spesso di legno, chiamato minbar. Da qui, durante il rito collettivo del venerdì, l’imam pronuncia la sua predica rivolgendosi ai fedeli.
La sala di preghiera, soprattutto nelle moschee più importanti, ha in genere dimensioni molto grandi, per accogliere un grande numero di fedeli.
L’interno della moschea
La moschea manca di arredi, fatta eccezione per i tappeti e le stuoie su cui si prosternano i fedeli, e per le lampade.
La proibizione religiosa islamica di rappresentare sia la figura divina sia quella umana spiega la mancanza di statue, affreschi e mosaici che illustrino Allah oppure eventi e scene della vita di Maometto.
Ma non per questo la moschea è priva di decorazioni: pavimenti, pareti e volte sono spesso ricoperti da un reticolo decorativo a motivi geometrici e vegetali, fatto di maioliche dai colori smaglianti, di stucchi finemente traforati, di legni intarsiati.
Le moschee non sono solo luoghi di culto
Le moschee più importanti non sono solo luoghi di culto. Sono spesso collegate a scuole dove si tiene l’insegnamento del Corano destinato ai fanciulli.
A volte accanto alla moschea sorge una madrasa (letteralmente «luogo in cui si studia»), dove è impartito un insegnamento di livello universitario.
Nelle antiche madrase oltre alla religione si studiava anche il diritto, la filosofia, la medicina, l’astronomia, la letteratura.