La dinastia Flavia inizia con Flavio Vespasiano, dopo il caotico periodo dei cosiddetti quattro imperatori. La dinastia dei Flavi soppiantò la dinastia Giulio Claudia.
Vespasiano primo imperatore della dinastia Flavia
Energico e autoritario, Vespasiano governò con rigore e abilità; risanò le finanze dello Stato; stabilì buoni rapporti con il Senato.
Sebbene fosse giunto al potere per il volere dell’esercito, era convinto che le forze armate non dovessero intervenire nella politica interna e ne ridusse il potere.
Mandò suo figlio Tito a reprimere la rivolta degli ebrei in Palestina (caduta sotto l’influenza romana nel 63 a.C.): Gerusalemme fu saccheggiata e il Tempio di Salomone distrutto, nel 70 d.C.
A Vespasiano si deve il progetto del grande Anfiteatro Flavio, che dal Medioevo si chiamò Colosseo. Per un approfondimento leggi Vespasiano, primo imperatore della dinastia Flavia.
Tito figlio di Vespasiano
Il secondo imperatore della dinastia Flavia fu Tito, figlio di Vespasiano. Regnò solo tre anni, ma si dimostrò un ottimo imperatore.
Si distinse per la repressione della rivolta degli Ebrei e la distruzione di Gerusalemme, cui seguì la diaspora.
Durante il suo regno, nel 79 d.C., una catastrofica eruzione del Vesuvio distrusse le città di Pompei, Ercolano e Stabia.
Tito fece completare il Colosseo.
Morì di malattia dopo solo tre anni di regno. A lui succedette il fratello Domiziano. Per un approfondimento leggi Tito imperatore romano, delizia del genere umano.
Domiziano fratello di Tito e figlio di Vespasiano
Mediante una politica di guerre e di espansione, Domiziano ebbe l’appoggio dei militari. Conquistò infatti alcuni territori oltre il Reno e li organizzò nelle province della Germania Superiore e Inferiore.
Si propiziò anche il popolo di Roma attraverso le distribuzioni gratuite di grano. Assunse, tuttavia, atteggiamenti da sovrano autoritario e si fece nominare “signore e dio”.
Non continuò la politica moderata del padre e del fratello, che avevano ridato un certo prestigio al Senato; e rispose con molti processi e condanne all’opposizione degli aristocratici.
Fu ucciso nel 96 d.C., al termine di una congiura nata negli ambienti della corte e del Senato. Il Senato nominò come suo successore Nerva. Per un approfondimento leggi Domiziano, ultimo imperatore della dinastia Flavia.