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Ebraismo e cristianesimo a confronto

Ebraismo e cristianesimo hanno molti punti in comune. Innanzitutto, entrambe sono religioni monoteistiche e rivelate.

Monoteistiche perché credono in un solo Dio; rivelate perché si fondano sulla manifestazione diretta di Dio agli uomini.

Gesù, il fondatore del Cristianesimo, era ebreo ed ebrei erano Giuseppe e Maria, gli apostoli e Paolo di Tarso.

Gli ebrei attendono ancora la venuta del Messia, che non riconoscono in Gesù; per gli ebrei infatti Gesù fu un semplice profeta. I cristiani invece aspettano una sua seconda venuta, la cosiddetta parusìa, allorché il male sarà sconfitto e il regno di Dio diventerà una realtà definitiva.

Questa attesa della venuta del Regno di Dio accomuna cristiani ed ebrei nella speranza: per i cristiani del ritorno del Messia, per gli ebrei della sua venuta.

I cristiani riconoscono i libri della Bibbia ebraica, raccolti sotto il titolo di Antico Testamento, ma inseriscono il Vangelo e altri libri nel cosiddetto Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento non è invece riconosciuto dall’ebraismo. Ebrei e cristiani tuttavia credono che il testo della Bibbia sia opera umana ispirata da Dio e mediata dai profeti e da Gesù.

Luogo di preghiera per l’ebraismo è la sinagoga, per il Cristianesimo è la chiesa. I capi religiosi della religione ebraica sono i rabbini, nel cristianesimo si chiamano sacerdoti.

Anche i sacramenti sono diversi tra le due professioni di fede. Nell’ebraismo mancano l’Eucarestia e la Confessione, mentre hanno in comune il sacramento del Battesimo.

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