Il Foro Romano era la piazza principale dove ci si riuniva per discutere di affari e di politica. Si presentava come una vasta piazza rettangolare e porticata. Tra il I e il II secolo d.C. nel cuore di Roma gli imperatori fecero edificare i Fori imperiali, cioè una serie di piazze dove si sbrigavano gli affari, si assisteva ai processi, si parlava di politica, si celebravano riti nei templi. Foro Romano e Fori imperiali costituiscono il complesso dei Fori di Roma.
Il Foro Romano quando venne costruito?
Anticamente era un’area paludosa. Poi, in età regia, i Romani bonificarono l’area, realizzando la Cloaca Massima, che consentiva il deflusso delle acque. Dopo la bonifica della valle, iniziò a prendere forma il Foro Romano.
Avviata da Cesare, la sistemazione definitiva verrà completata da Augusto. In seguito molti imperatori lasciarono tracce di loro interventi architettonici nel Foro.
A cosa serviva?
Racchiuso tra il Palatino, il Celio e il Campidoglio, nel Foro Romano erano celebrati i Trionfi dei generali che rientravano dalle guerre; si tenevano gli eventi più importanti della vita cittadina; sorgevano gli edifici rappresentativi del potere politico, religioso e sociale. In origine, era usato anche come arena per giochi e spettacoli teatrali.
Quali edifici si trovavano nel Foro?
Nel Foro Romano, si trovava la Curia. Nella Curia si riuniva il Senato formato dai 300 rappresentanti delle famiglie più antiche e ricche della città.
C’era poi la Basilica, un edificio vasto, diviso in tre navate, destinato ai commerci e all’amministrazione della giustizia. Dopo l’editto di Milano del 313 d.C., che concesse libertà di culto a tutte le religioni, le basiliche divennero luoghi di culto. C’erano anche l’Erario e il Carcere. L’Erario era il luogo dove si conservava il tesoro pubblico, cioè le entrate derivanti dalle imposte e dai tributi.
Nel Foro sorgevano pure diversi templi, dedicati alle divinità più importanti. Non avevano lo scopo di accogliere grandi masse di fedeli; di qui le dimensioni ridotte anche dei templi più importanti. Alcuni di essi non servivano soltanto per le funzioni religiose. Il Tempio di Saturno a Roma, per esempio, fungeva da tesoreria.
Sulle strade circostanti, affollate, rumorose, e spesso sporche, c’erano osterie, tavole calde con cibi pronti, laboratori artigiani e botteghe. A volte, i maestri di scuola affittavano parte di una bottega per tenervi lezione.
In tutte le città conquistate erano presenti fori con le stesse caratteristiche e le stesse funzioni del Foro Romano.
Foro romano e Fori imperiali
Nel periodo imperiale, il Foro Romano fu ampliato e arricchito di nuovi edifici per celebrare le gesta degli imperatori e presero così il nome di Fori Imperiali. Foro Romano e Fori imperiali costituiscono il complesso dei Fori di Roma.
I Fori imperiali furono edificati in momenti diversi e comprendono il Foro di Giulio Cesare, il Foro di Augusto, e poi quelli di Vespasiano, di Nerva e di Traiano.
Nel Medioevo il complesso dei Fori conobbe una profonda decadenza; gran parte dei monumenti finì interrata, mentre sull’area si svolgeva un mercato di animali, che qui erano anche condotti al pascolo, tanto che l’area stessa divenne nota come Campo vaccino.
Il Foro fu riscoperto a partire dal XVI (16) secolo, ma gli scavi più sistematici vennero realizzati addirittura nel XX (20) secolo.