Naturalismo e Verismo (Naturalismo francese e Verismo italiano) presentano caratteristiche proprie che li differenziano.
Naturalismo e Verismo differenze
Anzitutto sono differenti gli ambienti e le classi sociali oggetto di studio.
I naturalisti francesi ritraggono infatti la vita dei quartieri periferici delle grandi metropoli. Qui brulica una moltitudine ghetizzata di esseri emarginati, depravati, abbrutiti dalla miseria, dall’alcol e dal vizio, in contrasto con lo sfarzo della borghesi affaristica.
L’Italia, a causa del ritardo del suo sviluppo industriale, invece, non ha grandi metropoli né i bassifondi periferici nelle sue città; perciò i veristi ritraggono la vita stentata e primitiva della piccola borghesia e delle classi più umili (pescatori, contadini, pastori, minatori, artigiani…) sparse nella provincia italiana.
Diverso è poi il porsi dei naturalisti e dei veristi di fronte alla realtà.
L’atteggiamento dei naturalisti è attivo, polemico, volutamente provocatorio; è volto alla denuncia delle ingiustizie sociali, accompagnata dalla fiducia ottimistica nel loro superamento.
Quello dei veristi italiani, invece, è più contemplativo che attivo; si volge a ritrarre con sincera pietà le miserie e le pene degli umili, senza una precisa volontà di denuncia e soprattutto senza fiducia nel loro riscatto.
Questa differenza di atteggiamento è dovuta anche alla diversa estrazione sociale dei naturalisti e dei veristi. Il naturalista francese aveva radici popolari, «ritraeva un mondo – dice il Sapegno – che era anche il mondo suo»; il verista italiano invece «rimane, in sostanza, il gentiluomo che si piega a contemplare con pietà sincera, ma un tantino condiscendente, la miseria morale e materiale in cui le plebi sembrano immerse, senza speranza di salvezza in un prossimo futuro».
Differente, inoltre, il rapporto tra lo scrittore e il pubblico in Francia e in Italia.
I naturalisti francesi operano in una società solidale, più matura ed evoluta, sensibile alla loro protesta e ansia di rinnovamento.
I veristi italiani invece operano in una società ancora arretrata, sia a livello delle plebi, silenziose e rassegnate, incapaci di recepire qualsiasi messaggio di riscossa sia loro rivolto, sia a livello della borghesia e dell’aristocrazia, grette e sorde ai problemi sociali, suggestionate più dalla retorica di Carducci, dallo spirito sensualistico di Fogazzaro e dall’estetismo di D’Annunzio che non dall’arte scabra e nuda del Verismo.
Infine, poiché il Naturalismo francese ritraeva la vita della metropoli e dei bassifondi di Parigi, assunse subito un carattere nazionale per la grande risonanza che i problemi di Parigi avevano in una nazione socialmente omogenea come la Francia.
Il Verismo italiano ebbe invece – per ragioni storiche connesse al fallimento del Risorgimento sul piano economico e sociale – un carattere meridionale, regionale, dialettale.
Naturalismo e Verismo a parte le differenze, presentano analogie.
Naturalismo e Verismo analogie
Sia il Naturalismo che il Verismo ebbero il merito di avere:
- reagito con forza al sentimentalismo vacuo e inconcludente del secondo Romanticismo per una concezione più concreta, vigorosa e operosa della vita;
- riaperto all’arte l’immenso campo del reale, esplorando ambienti, situazioni e tipi umani rimasti a lungo estranei alla letteratura;
- evidenziato le miserie e le pene delle classi più umili, contribuendo in tal modo al loro riscatto;
- infine, creato una lingua e uno stile più semplici, agili, vigorosi e popolari.