La Via Lattea (anche indicata semplicemente con il termine Galassia, con la G maiuscola) è la nostra galassia perché è la galassia a cui appartiene il Sistema Solare, e quindi anche la Terra.
Si chiama così perché, vista dalla Terra, ha l’aspetto di una grande striscia di stelle che attraversa il cielo, luminosa e bianca come il latte. Galileo Galilei fu il primo a scoprire che essa era un agglomerato di stelle.
Ha una forma a spirale con numerosi bracci e un denso nucleo centrale; i lunghi bracci a spirale hanno diametro di circa 100 000 anni luce (l’anno luce corrisponde alla distanza percorsa dalla luce in un anno). Nel nucleo ci sono circa 10 miliardi di stelle.
Il Sistema Solare si trova a circa 30 000 anni luce (a.l.) dal nucleo centrale, su uno dei bracci; impiega circa 225 milioni di anni per compiere un giro completo intorno al centro della Via Lattea.
Si ritiene che al centro della Via Lattea esista un buco nero, chiamato Sagittario A. Il buco nero è un punto dello spazio in cui l’attrazione gravitazionale è così grande da non lasciare sfuggire nulla, neppure la luce.
La Via Lattea, a sua volta, è solo una delle innumerevoli altre galassie, circa 100 miliardi, che popolano lo spazio, separate tra loro da grandi distanze.
Le galassie tendono a raggrupparsi in ammassi di varie dimensioni. La Via Lattea appartiene a un ammasso detto Gruppo Locale, che contiene una trentina di galassie. Fanno parte del Gruppo Locale anche la galassia di Andromeda e le Nubi di Magellano, le due galassie più vicine alla Via Lattea.
Gli ammassi di galassie, a loro volta, formano i cosiddetti superammassi. La Via Lattea con il Gruppo Locale e altri ammassi si trovano nel superammasso della Vergine.
La nascita della Via Lattea secondo il mito greco
Zeus, il re degli dèi, aveva generato un figlio, Eracle (Ercole), con la mortale Alcmena. Il semidio fin dalla nascita mostrò doti strabilianti e Zeus decise di renderlo immortale. Per fare questo però era necessario che il piccole Eracle bevesse il latte dal seno di Era, la moglie di Zeus.
Zeus approfittò del sonno della dea per attaccare il piccolo al suo seno. Eracle però lo agguantò con eccessiva forza tanto da svegliare la dea di soprassalto. Così, alcune gocce di latte schizzarono un po’ per terra e un po’ nel cielo.
Le gocce cadute in terra divennero gigli, quelle schizzate nel cielo andarono a formare la Via Lattea.