Terra del Fuoco, Tierra del Fuego, è un vasto arcipelago situato all’estremità sud dell’America meridionale.
Diviso politicamente tra Argentina e Cile, è costituito da un’isola principale, l’Isola Grande della Terra del Fuoco, e numerose isolette minori, tra cui Cabo de Hornos, il punto più meridionale dell’America del Sud.
Terra del Fuoco ambiente
È ricoperto di ghiaccio per molti mesi dell’anno. Il limite delle nevi perenni scende a livello del mare ed è facile imbattersi in “fiumi” di ghiaccio che sfociano nell’oceano Atlantico. Il territorio è quasi completamente ricoperto da tundra.
Economia
L’allevamento bovino e ovino, insieme allo sfruttamento del bosco e del sottosuolo (petrolio, carbone, oro) costituisce la principale risorsa economica.
Terra del Fuoco storia
La più antica popolazione ad abitare questi luoghi remoti fu quella Yamana intorno all’8000 a.C. Gli europei vi arrivarono invece nel XVI secolo d.C. Il portoghese Ferdinando Magellano fu il primo a scoprirne l’esistenza, nel 1520, quando doppiò Cabo Virgenes e penetrò in uno stretto (oggi detto Stretto di Magellano) tra due terre. Intuì così che a sud di Cabo Virgenes si estendeva un territorio ancora più meridionale. Avvicinandosi alla costa scorse il fumo di diversi fuochi accesi dagli Yamana: da qui la denominazione di Terra dei Fumi, che si trasformò poi in Terra del Fuoco.
Tuttavia, a intuire che quell’area da poco scoperta fosse un insieme di isole fu lo spagnolo Francisco de Hoces, nel 1525, e i primi a raggiungere Capo Horn furono gli olandesi Le Maire e Schouten, nel 1615.
La colonizzazione dell’arcipelago da parte di Cile e Argentina ebbe inizio a fine XIX (diciannovesimo, 19°) secolo e la suddivisione del territorio tra i due Paesi fu ufficializzata con un trattato nel 1881.
Oggi, gli ultimi discendenti degli Yamana vivono vendendo artigianato in un villaggio dell’Isola Navarino ma la loro lingua è considerata estinta.