La consonante s nella divisione in sillabe spesso è causa di errore. Perciò, eccovi delle semplici regole per non sbagliare:
quando la s è doppia, si divide tra la sillaba precedente e la sillaba seguente, come ogni altra consonante doppia → pas–sa-to; tas–se; as–sal-to;
quando non è doppia, fa corpo con la sillaba seguente → co-stret-to; e-spe-rien-za; co-no-scen-za;
le parole composte con i prefissi bis-, dis– e trans-/tras possono essere divise secondo la regola generale oppure tenendo insieme il prefisso:
bi-scot-to / bis-cot-to;
di-sco-no-scere / dis-co-no-sce-re;
tra-spor-ta-re / tras-por-ta-re.
Ricorda! La consonante s può avere suono aspro o sordo; suono dolce o sonoro.
La s ha suono aspro o sordo
a inizio di parola quando è seguita da vocale: sera, sorprendere;
prima delle consonanti: c, f, p, q, t: scarpa, sforzo, spada, squadra, stemma;
quando, all’interno di una parola, è preceduta da un’altra consonante o è doppia: borsa, fossato.
La s ha suono dolce o sonoro
tra due vocali: esame, isola, mese;
prima delle consonanti: b, d, g, l, m, n, r, v: sbadiglio, disdire, sgomento, slitta, smania, snello, sradicare, svelto;
nelle parole in -asi, -esi, -isi, -osi: stasi, dieresi, analisi, nevrosi.
Ricorda che:
s+vocale si dice s pura: sole, sera;
s+consonante si dice s impura: scala, stare.
Se vuoi imparare tutte le regole della divisione in sillabe leggi Divisione in sillabe: le regole per andare a capo