Le falde acquifere sono serbatoi sotterranei di acque dolci; dopo i ghiacciai, sono la maggiore riserva di acqua dolce presente sul pianeta Terra.
Le acque dolci contengono piccole quantità di sali disciolti; per questa ragione possono essere utilizzate dagli esseri umani e da tutti gli organismi per dissetarsi, ma sono utilizzate anche per l’irrigazione dei campi.
Come si formano le falde acquifere
Quando l’acqua piovana si infiltra tra le crepe e le fratture delle rocce, penetra nel sottosuolo finché non incontra uno strato di roccia impermeabile, ad esempio l’argilla, che costringe l’acqua ad accumularsi: è così che si forma una falda acquifera.
Esistono due tipi di falde acquifere: falde freatiche e falde artesiane.
Falde freatiche
Sono delimitate da uno strato impermeabile solo nella parte inferiore; si formano a pochi metri di profondità sotto la superficie terrestre.
Falde artesiane
Sono più profonde e delimitate da due strati impermeabili entro i quali l’acqua è in pressione.
Dalla falda acquifera, l’acqua, se troverà uno sbocco, sgorgherà all’esterno attraverso le sorgenti o le risorgive. L’uomo può però estrarre l’acqua dalle falde acquifere anche scavando i pozzi. All’interno dei pozzi, potenti pompe aspirano l’acqua per portarla poi fino all’acquedotto, dove sarà resa potabile, cioè bevibile.