Gli Inni Sacri è la prima opera scritta da Alessandro Manzoni dopo la sua conversione religiosa, avvenuta nel 1810.
Quanti dovevano essere gli Inni Sacri secondo il progetto dell’autore e quanti invece ne compose?
Dovevano comprendere dodici inni per celebrare le più importanti festività religiose dell’anno, secondo il culto cattolico. Ne saranno realizzati solo cinque.
Tra il 1812 e il 1815, anno della loro pubblicazione, vengono ultimati La Risurrezione; Il nome di Maria; Il Natale; La Passione.
Nel 1822, al termine di una elaborazione durata cinque anni, si aggiungerà il più complesso, La Pentecoste.
I temi – Quale scopo si propone Manzoni con gli Inni Sacri?
Il motivo dominante in tutti è quello della redenzione, l’immenso dono fatto agli uomini dal Signore che col suo sacrificio restituì loro la possibilità e la responsabilità della salvezza.
All’interno di questa prospettiva si colloca poi il motivo dell’uguaglianza di tutti gli uomini, affratellati dal comune destino di peccato e di salvezza.
Lo schema
I primi quattro inni, i più antichi, sono costruiti su uno schema fisso: enunciazione del tema; rievocazione dell’episodio centrale; riflessione sull’attualità dell’evento nella vita del cristiano.
Come fonte e come modelli, Manzoni utilizza sia la Bibbia che gli scritti dei Padri della Chiesa e degli oratori cattolici francesi del 1600.
Lo stile
Riguardo la forma poetica, Manzoni ricorre a metri dal ritmo agile e popolareggiante (settenari, ottonari, decasillabi), versi dal ritmo incalzante, che rendono il senso di fervore e di tripudio delle masse dei fedeli e appaiono lontanissimi sia dalla solennità dell’endecasillabo classico, sia dalla leziosa grazia arcadica.
Anche il linguaggio si libera dalle forme auliche del classicismo per rendere la lettura più accessibile possibile a un maggior numero di persone.
Cosa compose Manzoni dopo gli Inni Sacri?
Nel periodo immediatamente successivo, compreso all’incirca tra il 1816 e il 1827, Manzoni compose le opere più celebri: oltre alla Pentecoste, le due tragedie Il Conte di Carmagnola e l’Adelchi, le odi Il cinque maggio e Marzo 1821, I Promessi Sposi.