Le Tavole della Legge sono dette anche decalogo, dal greco deca logos, cioè «dieci parole», perché contengono i Dieci comandamenti dati da Dio a Mosè sulla vetta del Monte Sinai.
Mosè e i Dieci comandamenti
Le Tavole della Legge su cui Dio fece incidere a Mosè i Dieci comandamenti erano due ed erano in pietra, perché la pietra è simbolo di stabilità e durata. La prima Tavola conteneva i primi tre comandamenti; la seconda Tavola gli altri sette.
Furono consegnate da Dio a Mosè sul monte Sinai, durante il viaggio durato quarant’anni verso la Terra Promessa (la Palestina).
Queste due Tavole fondarono la nazione ebraica: gli Ebrei divennero un popolo che si riconosceva nella stessa legislazione religiosa e sociale.
Mosè fece costruire, su richiesta di Dio, una cassa, detta arca dell’alleanza, per custodire e trasportare le due Tavole, poi conservate nel Tempio di Gerusalemme quando il re Salomone lo fece costruire. Andarono perdute in epoca ignota.
Secondo la religione ebraica i doveri indicati da Dio nel decalogo non sono riservati soltanto al popolo ebraico, perché essi esprimono principi etici comuni a tutti gli uomini.
Pertanto il cristianesimo ha accolto e fatto propri questi insegnamenti e oggi rientrano nell’ambito del catechismo cattolico.
I 10 comandamenti elenco
Ecco i dieci comandamenti:
- Io sono il Signore Dio Tuo: non avrai altro Dio all’infuori di me.
- Non nominare il nome di Dio invano.
- Ricordati di santificare le feste.
- Onora il padre e la madre.
- Non uccidere.
- Non commettere adulterio.
- Non rubare.
- Non dire falsa testimonianza.
- Non desiderare la donna d’altri.
- Non desiderare la roba d’altri.