Parità di genere tema svolto sull’uguaglianza tra uomo e donna da cui prendere spunto.
Parità di genere significa che maschi e femmine hanno gli stessi diritti. Essa è affermata sia dalla Costituzione italiana sia dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo. Eppure l’uguaglianza di genere è ancora un obiettivo da raggiungere appieno.
Garantire la parità di genere vuol dire assicurare pari opportunità a tutti, maschi e femmine, per poter studiare, lavorare e realizzare i propri sogni.
Uguaglianza di genere significa uguaglianza fra cittadini e per affermarla è necessario eliminare i pregiudizi e la violenza sulle donne che ancora oggi limitano la libertà di moltissime di loro.
La parità di genere nella Costituzione italiana
La parità di genere è garantita dalla Costituzione della repubblica italiana nel vasto quadro dei diritti dell’essere umano, riconosciuti dall’articolo 2 come inviolabili, e in quello proclamato all’articolo 3 della pari dignità sociale e dell’uguaglianza di tutti i cittadini «senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
A questi articoli, che fanno parte dei Principi fondamentali della nostra Costituzione, ne sono collegati altri, vale a dire: nel Titolo III (“Rapporti economici”) l’articolo 37 sui diritti della donna lavoratrice; nel Titolo IV (“Rapporti politici”) l’articolo 51 sulle pari opportunità di uomini e donne per l’accesso a cariche pubbliche ed elettive.
Uguaglianza di genere: condizione indispensabile per costruire un mondo prospero e in pace
La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma è una condizione indispensabile per costruire un mondo prospero e in pace.
Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, non vuol dire soltanto affermare i diritti delle donne, ma anche promuovere l’interesse dell’intera comunità.
Discriminazioni in famiglia
In alcuni Paesi le donne sono sottomesse alla volontà del padre e spesso devono accettare un matrimonio combinato. Poiché si pensa che il loro futuro sia soprattutto quello di mogli e di madri, in queste società le ragazze smettono di andare a scuola prima dei loro compagni maschi.
Ci sono poi Paesi dove le donne non hanno diritto alla proprietà della terra, né possono avere un proprio conto in banca: attraverso la dote, i beni che spettano loro passano dal padre al marito. Anche la testimonianza di una donna in tribunale può avere meno valore di quella di un uomo.
Parità di genere nel lavoro
Le donne guadagnano in media il 23% in meno degli uomini; hanno più difficoltà a trovare e mantenere un posto di lavoro sicuro. Le ragioni di questo fenomeno variano da Paese a Paese, ma in genere si può ricondurre a tre ordini di problemi:
le donne, soprattutto nei Paesi poveri, hanno più difficoltà ad accedere all’istruzione: mandare le bambine a scuola, non è considerato importante e, in alcuni casi, è ritenuto addirittura dannoso;
in varie parti del mondo è ancora diffusa l’idea che la donna non sia in grado di svolgere i lavori che fa l’uomo o di farli bene come lui. Inoltre, persiste l’idea che il ruolo principale della donna sia badare alla casa e ai figli;
sono ancora troppo poche le donne che guidano governi, partiti politici e che fanno parte di Parlamenti. Alla fine del 2019, solo 10 Paesi su 193 avevano un capo di governo donna, nonostante la popolazione femminile sia quasi uguale a quella maschile.
La parità di genere è il 5° obiettivo globale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, cruciale per il raggiungimento di tutti gli altri.
Se cerchi un altro tema sulla donna e la sua condizione, leggi qui: Emancipazione femminile dalla Rivoluzione francese a oggi.
Se invece vuoi svolgere da solo il tema argomentativo segui le nostre dritte: Come scrivere un tema argomentativo.