La lega Peloponnesiaca o Lega del Peloponneso era un’alleanza militare costituita nel 550 a.C. tra Sparta e le poleis del Peloponneso.
Solo la città di Argo, retta nel corso dei secoli da un regime democratico, non aderì mai alla Lega e per questo fu sempre una spina nel fianco per l’oligarchia spartana.
Tutte le città all’interno della Lega erano infatti guidate da governi oligarchici.
Le città aderenti si mantenevano autonome, ma riconoscevano in guerra il comando supremo di Sparta.
Al contrario della Lega di Delo o Delio-attica, costituita quasi un secolo dopo, e a capo della quale c’era Atene, la lega peloponnesiaca inizialmente non prevedeva il versamento di tributi ma solo l’invio di truppe militari da parte delle poleis (città-stato) alleate, qualora se ne fosse presentato il bisogno.
Poi, però, verso la fine del V secolo a.C. molte città-stato (poleis) furono costrette a versare un tributo a Sparta, ad accettare nella propria città una guarnigione spartana e a sottomettersi in tutto alle direttive di Sparta.
La Lega peloponnesiaca o Lega del Peloponneso cessò di esistere in seguito alla sconfitta di Sparta nella battaglia di Leuttra (371 a.C.) da parte di Tebe. Sparta dovette riconoscere l’autonomia degli alleati: questo fatto segnò la fine di fatto della lega.