La fusione nucleare è un tipo di reazione nucleare dalla quale si ricava energia nucleare, energia pulita, cioè senza scorie radioattive. Questo tipo di reazione è quella che naturalmente avviene nel Sole e nelle altre stelle.
Come avviene la fusione nucleare?
La fusione nucleare è l’opposto della fissione nucleare.
Nella reazione di fusione due nuclei più leggeri si uniscono e formano un nucleo più pesante, liberando un’enorme quantità di energia.
In particolare, fondendo un nucleo di deuterio (l’isotopo dell’idrogeno con due neutroni) e uno di trizio (l’isotopo dell’idrogeno con tre neutroni), si ottiene un nucleo di elio e un neutrone. Il nucleo di elio ha una massa più piccola dei due nuclei originali: la massa mancante si è trasformata in energia.
Fissione e fusione a confronto
Il processo di fusione nucleare presenta grandi vantaggi rispetto a quello di fissione:
il primo libera una quantità di energia circa 10 volte superiore a quella prodotta nei processi di fissione;
il processo di fusione, rispetto a quello di fissione, non è radioattivo e non arreca danni ambientali;
inoltre, la fonte energetica è quasi rinnovabile: il deuterio, infatti, già abbondante in natura, si può ottenere facilmente dall’acqua di mare; mentre l’uranio, un metallo radioattivo, è diffuso in natura in concentrazioni molto basse.
Perché la fusione nucleare non viene sfruttata dall’uomo?
La fusione nucleare è ancora in una fase del tutto sperimentale. Per ora quindi non è possibile produrre la reazione di fusione su larga scala. Al momento infatti ci sono alcune difficoltà pratiche di non facile soluzione. In particolare, occorre riscaldare il gas alle temperature vicine a quelle delle parti interne delle stelle; il plasma, poi, deve essere confinato, per evitare che si raffreddi venendo a contatto con le parti solide del contenitore in cui avviene la reazione.
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