L’alternanza delle stagioni è dovuta al moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Con il moto di rivoluzione, la Terra ruota intorno al Sole, in senso antiorario, cioè da Ovest verso Est, percorrendo un’orbita, chiamata eclittica, a forma di ellisse. L’ellisse è una curva chiusa, simile a una circonferenza “schiacciata”. Per completare un giro intorno al Sole, ad una velocità media di circa 30 km al secondo, la Terra ci impiega 365 giorni e 6 ore circa, cioè un anno (anno solare).
Che cosa determina l’alternanza delle stagioni sulla Terra?
Durante il moto di rivoluzione, poichè l’asse terrestre è inclinato, la Terra trovandosi in varie posizioni, è colpita dai raggi solari con inclinazione differente: la conseguenza è l’alternarsi delle stagioni.
La posizione della Terra rispetto al Sole, infatti, varia durante l’anno. Di conseguenza:
il 20 o 21 marzo è l’equinozio di primavera: il dì e la notte durano ovunque 12 ore. Inizia la primavera nell’Emisfero Nord, anche detto Emisfero boreale o Emisfero settentrionale (è quello in cui viviamo);
il 20 o 21 giugno è il solstizio d’estate: per chi è nell’emisfero nord il dì ha la massima durata rispetto alla notte. Inizia l’estate nell’Emisfero Nord;
il 22 o 23 settembre è l’equinozio d’autunno: il dì e la notte durano ovunque 12 ore. Inizia l’autunno nell’Emisfero Nord;
Il 21 o 22 dicembre è il solstizio d’inverno: per chi si trova nell’emisfero Nord la notte ha la massima durata rispetto al dì. Inizia l’inverno nell’Emisfero Nord.
Le stagioni sono invertite tra Emisfero Nord ed Emisfero Sud. Infatti, quando i raggi solari sono molto inclinati nell’Emisfero Nord, sono poco inclinati nell’Emisfero Sud.