Masetto da Lamporecchio è la prima novella della terza giornata del Decameron di Boccaccio. Il narratore è Filostrato. Il tema della terza giornata è che si narri di chi ottiene una cosa desiderata da tanto tempo.
Masetto da Lamporecchio riassunto
Il protagonista di questa novella è un astuto contadino di Lamporecchio. Il suo nome è Masetto, un giovane bello, forte e robusto. Egli un giorno viene a sapere dal suo compaesano Nuto di aver lasciato il lavoro presso un monastero nelle vicinanze di Firenze, dove vivono una badessa e otto monache impicciose e petulanti, che gli pagavano un salario talmente basso da non riuscirci a comprare neppure le scarpe.
Masetto è molto intrigato dall’idea di lavorare tra tante donne e così decide di prendere il posto che Nuto ha lasciato al monastero. Temendo però di non essere accettato per la sua giovinezza e prestanza fisica, si finge sordomuto e si presenta al monastero in veste di mendicante. L’amministratore gli dà da mangiare e in cambio gli chiede di svolgere alcuni lavoretti e così trascorrono un po’ di giorni, durante i quali l’amministratore gli fa svolgere tanti altri piccoli lavori. Nei giorni successivi le monache iniziano a prendersi gioco di lui e a dirgli parole maliziose convinte che lui non senta.
Un giorno Masetto, tutto accaldato, finge di dormire; due monache gli si avvicinano e una delle due dice all’altra che, se è d’accordo, possono provare con Masetto la maggiore dolcezza del mondo, quella che una donna prova quando sta con un uomo. L’altra obietta: si sono promesse a Dio. La prima risponde che a Dio si promettono molte cose che poi non si mantengono. La seconda obietta che possono restare incinte; la prima risponde che è inutile preoccuparsi prima del tempo. Allora conducono il giovane in un capanno e a turno fanno l’amore con lui. E così fanno nei giorni successivi.
Un giorno, una monaca si accorge di ciò che sta accadendo alle sue consorelle e ne parla con le altre. Discutono se riferire tutto alla badessa o stare zitte. Decidono di mettersi d’accordo con le prime due. A Masetto tocca allora soddisfare i desideri di tutte e otto le monache.
Un giorno la badessa, che non si era accorta di nulla, stava passeggiando nel giardino e vede Masetto. Era disteso all’ombra, stanco per il caldo e il “lavoro notturno”. Il vento aveva scoperto le sue parti intime e la badessa è presa da un forte desiderio; lo sveglia, lo porta nella sua stanza e qui lo tiene per molti giorni.
Dopo diverso tempo, Masetto, non riuscendo più a soddisfare tutte le suore, una notte confessa la verità alla badessa. La badessa per evitare lo scandalo, nomina Masetto amministratore del convento in cambio del suo silenzio, e sparge in giro la voce che ha riacquistato l’udito e la voce, grazie alle loro preghiere.
Masetto rimase al convento ancora per molti anni ed ebbe tanti figli dalle giovani monache, che lui tenne con sé senza rivelare mai il nome delle madri. Divenuto vecchio, se ne tornò a Lamporecchio con tanti soldi e senza aver dovuto far nulla per mantenere i figli, perché aveva saputo gestire bene la sua giovinezza. Affermava che Cristo trattava così chi gli poneva le corna sopra il cappello.
Masetto da Lamporecchio – la morale
La novella affronta il tema della sessualità tra i religiosi, affermando che è ipocrita ritenere che le relazioni tra i religiosi siano da condannare, dal momento che le leggi del desiderio valgono per tutti e non possono essere represse. La vicenda si collega a molte altre novelle del Decameron, tra cui soprattutto quella della Badessa e le brache del prete.