I prefetti di Augusto erano quattro. Si trattava di una nuova carica pubblica istituita da Ottaviano Augusto nel 23 a.C. che andò ad affiancare le magistrature dell’età repubblicana. Si trattava di funzionari responsabili di specifici settori amministrativi alle dirette dipendenze dell’imperatore.
Perché furono istituiti?
L’intento dichiarato era quello di tutelare l’ordine pubblico, garantire la sicurezza dei cittadini e vegliare sulla propria incolumità.
Chi erano i prefetti di Augusto?
C’era il prefetto dell’Urbe, quello dell’annona, il prefetto dei vigili e, infine, il prefetto del pretorio.
Quali mansioni svolgevano?
Il prefetto dell’Urbe era una sorta di capo della polizia; a lui era affidato il compito di prevenire e reprimere i disordini e quindi di garantire l’ordine pubblico.
Prefetto dell’annona provvedeva ai rifornimenti alimentari di Roma e dell’Italia e alle distribuzioni di grano ai poveri.
Il prefetto dei vigili si occupava della vigilanza notturna e della prevenzione degli incendi, piuttosto frequenti a Roma, dove le case erano costruite con abbondanza di legno.
Il prefetto del pretorio, infine, comandava il corpo dei pretoriani, la milizia personale dell’imperatore. Divenne uno dei principali collaboratori di Augusto.
I prefetti provenivano dal ceto equestre, ossia i cavalieri che, mentre in età repubblicana, si erano occupati prevalentemente di affari e finanza, con Augusto entrarono a far parte dell’apparato burocratico, ricoprendo funzioni di grande importanza.