Le tre caravelle di Cristoforo Colombo (la Niña, la Pinta e la Santa Maria) sono tre imbarcazioni tra le più celebri al mondo, che hanno accompagnato l’esploratore genovese verso la scoperta dell’America, nel 1492.
Che cos’è la caravella usata da Colombo nei suoi viaggi?
La caravella, introdotta a partire dalla seconda metà del Quattrocento dai portoghesi, è una nave veloce e robusta; attrezzata con due alberi a vele quadrate per navigare col vento in poppa e un terzo albero a vela latina (cioè triangolare) per sfruttare i venti laterali e per navigare a zig zag controvento. L’uso di più alberi e di vele diverse rende più agevoli le manovre.
La caravella è adatta alla navigazione oceanica. La stiva, infatti, pur non essendo molto ampia, può contenere scorte di cibo e acqua sufficienti per lunghi viaggi. Spesso era armata di qualche cannone.
Delle tre caravelle di Colombo, però, solo due erano caravelle (la Niña e la Pinta), perché la Santa Maria era in realtà una caracca, cioè una nave un pò più grande e più adatta alla navigazione oceanica, anche se più lenta; venne usata come nave ammiraglia della spedizione. Non se ne conoscono le dimensioni esatte, ma doveva essere una nave di poco più di 100 tonnellate, lunga dai 19 ai 26 metri, con tre alberi, due con vele quadrate e uno con vela latina (triangolare).
Dove si trovano le caravelle di Colombo?
Delle tre caravelle, solo la Pinta e la Niña fecero ritorno in Spagna, quest’ultima con lo stesso Cristoforo Colombo a bordo. Poi, la Niña partì alla volta del Venezuela e da allora non si ebbero più notizie.
Anche della Pinta non si hanno notizie certe. Si presuppone che giaccia ancora oggi nei fondali marini americani in attesa di essere rinvenuta. Di questa caravella non si conosce nemmeno il nome reale. Pare infatti che Pinta fosse un soprannome derivante da “variopinta”, che stava a sottolineare le molteplici colorazioni delle vele.
La Santa Maria, la più grande delle tre navi con cui Cristoforo Colombo attraversò l’Atlantico nel 1492, il giorno di Natale dello stesso anno si arenò su una barriera corallina in prossimità dell’attuale città di Cap-Haitien e il giorno seguente affondò. Cristoforo Colombo utilizzò il legname della nave per costruire il primo insediamento nel “Nuovo Mondo”, che chiamò “La Navidad” (Natale). Una delle ancore della nave è stata recuperata nel 1877 e oggi si trova nel Museo Nazionale del Panthéon di Port-au-Prince (Haiti).
Presso il Molo delle caravelle (in spagnolo Muelle de las Carabelas), un museo situato a Palos de la Frontera (Huelva), si trovano le riproduzioni delle caravelle Niña, Pinta e Santa Maria costruite nel 1992 per celebrare il quinto centenario della scoperta dell’America.
