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Ora et labora, il motto di San Benedetto

Ora et labora, cioè “Prega e lavora”, sintetizza la regola monastica di San Benedetto da Norcia (480-547 circa), ritenuto il padre del monachesimo occidentale.

Attraverso il suo motto “Ora et labora”, “Prega e lavora”, san Benedetto insegna che: lavorare significa collaborare con Dio creatore e contribuire alla costruzione di un mondo migliore; il lavoro, accompagnato dalla preghiera, avvicina l’uomo a Dio e gli fa scoprire il senso della vita.

Il motto di San Benedetto Ora et labora, Prega e lavora, è alla base della giornata dei monaci benedettini, che scandiscono le giornate in base a queste due attività.

Si trattava di una vera e propria novità: nell’Impero romano i lavori manuali erano disprezzati ed erano svolti dagli schiavi e da uomini liberi che però non godevano di grande considerazione. Nel monastero invece il lavoro cessa di essere un’attività degradante e diventa penitenza e preghiera. I monaci quindi lavoravano i campi, producevano vino e birra, raccoglievano erbe medicinali, svolgevano le attività artigianali utili alla vita di tutti, ricopiavano a mano (svolgevano quindi l’attività di amanuense) i testi antichi (latini e greci) che altrimenti sarebbero andati perduti. Anche la lettura era considerata lavoro.

Nei secoli seguenti la regola di San Benedetto conquistò gran parte dei monasteri d’Europa, favorendo lo sviluppo e la diffusione del movimento monastico in Occidente. I monasteri divennero i principali centri della vita culturale durante l’Alto Medioevo. Per un approfondimento leggi Monasteri, protagonisti nell’Alto Medioevo.

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