Il canto 14 del Paradiso si svolge nel quarto cielo e nel quinto cielo, rispettivamente nel cielo del Sole e nel cielo di Marte. Nel cielo del Sole si trovano gli spiriti sapienti e nel cielo di Marte, invece, si trovano gli spiriti combattenti per la fede.
Canto 14 Paradiso riassunto
La risposta di Salomone sulla condizione dei beati dopo il Giudizio Universale vv. 1-66
Dante e Beatrice si trovano ancora nel quarto cielo dove risiedono gli spiriti sapienti. Non appena san Tommaso termina il suo discorso (vedi canto 13 Paradiso), Beatrice esprime un altro dubbio di Dante: dopo la resurrezione dei corpi nel Giorno del Giudizio, le anime conserveranno la loro luminosità? Se sì, come potranno gli occhi dei loro corpi mortali sostenere un tale spettacolo?
Risponde re Salomone: una volta che le anime, dopo il Giudizio Universale, si saranno ricongiunte ai corpi, accrescendo perciò il grado di perfezione, aumenterà anche la visione di Dio e quindi anche la loro luminosità; gli organi saranno più potenziati al punto che potranno sostenere la vista di quello splendore.
Arrivo di nuove anime vv. 67-78
Dante rimane abbagliato dal sopraggiungere di nuove anime che si dispongono attorno a quelle degli spiriti sapienti.
Dante e Beatrice ascendono al cielo di Marte vv. 79-139
Dante riacquista forza guardando verso Beatrice, sempre più bella. Insieme ascendono al cielo di Marte: Dante se ne rende conto per lo splendore rosseggiante del pianeta. Pieno di gratitudine ringrazia Dio e subito gli appare un croce di luce, lungo i cui bracci si muovono infinità di lumi: sono gli spiriti combattenti per la fede. Sulla croce appare lampeggiando il volto di Cristo e da tutti gli spiriti si leva un canto dolcissimo di lode a Gesù. Dante afferma di non aver mai assistito a nulla di così bello fino a quel momento nel Paradiso, anche perché non ha ancora rivolto i suoi occhi a Beatrice.