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Datemi una leva e vi solleverò il mondo

Datemi una leva e vi solleverò il mondo disse Archimede di Siracusa (287-212 a.C.), matematico, fisico, inventore e scienziato, dopo aver scoperto il principio della leva.

Qual è l’episodio associato a questa celebre frase?

Secondo quanto riportato dallo scrittore Ateneo di Naucrati, vissuto nel II secolo d.C., nel 240 a.C. Archimede progettò una nave, la Syracusia, considerata tra le più grandi dell’antichità, e costruita da Archia di Corinto, su ordine del re di Siracusa Gerone II; fu successivamente regalata al re Tolomeo III d’Egitto e rinominata Alessandria.

La Syracusia era lunga 55 metri, poteva ospitare 100 passeggeri e 400 soldati. La nave era attrezzata con vari meccanismi inventati da Archimede, tra cui la famosa vite di Archimede o coclea, utilizzata per svuotare l’acqua dalle sentine e vari dispositivi innovativi di difesa. Inoltre aveva una biblioteca, un gran numero di bagni e persino una cappella dedicata alla dea dell’amore Afrodite.

Si narra che Archimede abbia varato da solo la pesantissima nave, facendola scivolare dolcemente verso il mare, grazie ad un polyspaston, cioè un paranco a due blocchi con un gran numero di carrucole mobili. Aveva così “scoperto” il principio della leva: Archimede aveva capito che si poteva ridurre la forza necessaria a muovere un determinato peso semplicemente aumentando la distanza dal punto di applicazione, ovvero dal fulcro. Da questa scoperta nacque l’idea di concepire la creazione di macchine con cui spostare grandi pesi con piccole forze.

È questo l’episodio associato alla famosa frase Datemi una leva e solleverò il mondo, riportata da diversi autori antichi anche con la variante Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo.

Un’altra famosa citazione associata al grande Archimede è il celebre Eureka!

 

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