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Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo

Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo usava dire Augusto, il primo imperatore romano: è quanto riportato dallo storico latino Svetonio nella Vita di Augusto. Svetonio racconta che Ottaviano Augusto si vantava di aver ricevuto una Roma di terracotta e mattoni e di averla cambiata in una città di marmo. Per avere il marmo necessario Augusto fece aprire le cave di Carrara.

In effetti, l’età augustea vide uno straordinario boom edilizio. Ottaviano Augusto fece costruire palazzi, acquedotti, terme. Fece di questi lavori un altro efficacissimo strumento di propaganda, investendovi denaro proprio e denaro degli uomini politici a lui vicini, rafforzando così il consenso del popolo. Diede lavoro a un vero esercito di impresari, fornitori di materiali, trasportatori, operai: una scelta importante in una città dove masse di popolo continuavano a vivere di espedienti e di sovvenzioni pubbliche.

Ovunque sorgevano edifici grandiosi che propagandavano l’immagine di Augusto. Servivano come messaggi destinati anche a chi non sapeva leggere, ed erano immediatamente comprensibili. Roma si trasformò in una grande città.

Che cosa fece costruire Ottaviano Augusto?

Augusto restaurò l’antico tempio del Campidoglio in onore di Giove, Giunone e Minerva e il tempio di Venere. Sul Palatino fece erigere un tempio in onore di Apollo, con portici e biblioteche. Costruì una nuova sede per il Senato e realizzò il Foro di Augusto con il tempio di Marte Ultore (vendicatore). I portici del foro ospitavano le statue dei grandi eroi della storia di Roma. Fece costruire anche la Basilica Iulia, l’arco di Augusto, l’arco di Gaio e Lucio Cesari con in mezzo il tempio del divo Giulio e il teatro di Marcello (dedicato al nipote di Augusto, morto nel 23 a.C.). Nel Campo Marzio il generale di Augusto, Agrippa, fece realizzare il Pantheon, e poi ancora grandi bagni pubblici e un portico con una carta geografica che rappresentava tutta la Terra allora conosciuta.

Lungo le rive del Tevere – il cui letto fu ripulito dai detriti e i cui margini furono rinforzati per limitare i danni delle esondazioni che periodicamente allagavano Roma – Augusto fece costruire anche un gigantesco Mausoleo, destinato ad accogliere le sue spoglie e quelle della famiglia, oltre ad un orologio solare fatto con un obelisco egiziano. Poco lontano sorse l’Ara Pacis, l’Altare della Pace.

Lo stesso fervore costruttivo investì anche altre città italiane, che si arricchirono di nuovi e splendidi edifici pubblici.

 

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