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Il Nibbio personaggio dei Promessi Sposi

Il Nibbio è un personaggio secondario dei Promessi Sposi, il romanzo storico di Alessandro Manzoni, eppure gioca un ruolo decisivo nella conversione dell’Innominato.

Il Nibbio Promessi Sposi descrizione

Il Nibbio è il capo dei Bravi dell’Innominato, il suo uomo di fiducia. È lui che viene incaricato di rapire Lucia dal convento di Monza, dove la ragazza si è rifugiata per sfuggire a don Rodrigo, mettendosi sotto la protezione di Gertrude. Ed è sempre il Nibbio che conduce la fanciulla al castello dell’Innominato per essere da qui consegnata a don Rodrigo.

Egli è rapido ed efficiente nel compiere i crimini che gli vengono ordinati. È deciso e crudele, abituato a ogni genere di delitto, eppure, dopo il rapimento (capitolo XX), Lucia, che piange e prega per tutto il viaggio, riesce a fare breccia nel suo cuore, ricordandogli il valore della pietà (Sono una povera creatura che non v’ha fatto niente), del perdono (Quello che m’avete fatto voi, ve lo perdono di cuore; e pregherò Dio per voi) e degli affetti più cari (Se avete anche voi una figlia, una moglie, una madre). Sulla carrozza egli ordina agli altri Bravi che sono con lui  di non spaventare ulteriormente la ragazza e lui stesso evita di essere troppo duro con lei.

La compassione del Nibbio

Le parole pronunciate da Lucia, durante il viaggio da Monza al castello dell’Innominato, hanno turbato il Nibbio, perché ha provato un sentimento di compassione che non aveva mai provato e che non voleva affatto provare. Non si trattiene dal confessarlo al suo padrone. All’Innominato dice infatti che avrebbe voluto poterla uccidere piuttosto che vederla impallidire dal terrore e quasi morire e sentire i suoi pianti e le sue preghiere durante il viaggio; afferma che la compassione è come la paura: un uomo non è più tale, se essa si impadronisce di lui (capitolo XXI).

L’Innominato, già da tempo scontento della sua vita, rimane impressionato e stupito nel vedere il suo Bravo più spietato “commosso” per un servigio neanche poi troppo crudele; questo fatto “imprevisto” è un altro passaggio fondamentale che farà compiere all’Innominato un altro passo avanti verso la sua “conversione”.

Ora, però, preso da una curiosità irresistibile, ha deciso di incontrare Lucia per vedere lui stesso chi sia quella ragazza, che tanto ha colpito il suo “bravo” di fiducia. Da quest’incontro nasceranno i rimorsi che lo spingeranno a incontrare il cardinale Federigo Borromeo e poi a pentirsi.

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