Home » Riassunti » Storia » Disfatta di Caporetto cause e conseguenze

Disfatta di Caporetto cause e conseguenze

La disfatta di Caporetto, chiamata anche dodicesima battaglia dell’Isonzo, ebbe luogo il 24 ottobre 1917. Fu uno degli episodi più tragici della Prima guerra mondiale tanto che il termine “Caporetto” è diventato sinonimo di “sconfitta pesante” nel linguaggio comune.

La disfatta di Caporetto: cosa accadde e perché

Gli austriaci, rafforzati da reparti tedeschi, il 24 ottobre 1917 sfondarono le linee nei pressi del villaggio di Caporetto (oggi Kobarid, in Slovenia) e dilagarono in Friuli. L’esercito italiano era indebolito da una serie di lunghe battaglie in zona e fu colto impreparato a causa di una mancata organizzazione e difficoltà di comunicazione da parte dei piani alti. Migliaia di soldati caddero prigionieri, oltre a migliaia di morti e feriti.

Conseguenze

La disfatta di Caporetto fu l’inizio di una ritirata caotica, che mise a rischio l’esito stesso della guerra. Per tanti soldati italiani infatti la ritirata si trasformò in una fuga precipitosa e disordinata. Molti soldati si spogliarono della divisa, sfidando il rischio di venire fucilati come disertori. Lo Stato italiano (e l’esercito che lo rappresentava) fu sul punto di crollare.

Il generale Luigi Cadorna comandante in capo dell’esercito, che aveva comandato le truppe con piglio autoritario e crudele senza mai aver tenuto conto della vita dei soldati, venne sostituito dal generale Armando Diaz, che mantenne la carica fino alla fine del conflitto.

Si formò un nuovo governo, presieduto da Vittorio Emanuele Orlando, appoggiato anche dall’opposizione. Si modificarono le strategie belliche e mutò pure l’atteggiamento nei confronti delle truppe e del loro morale.

I ragazzi del ’99

Solo nell’inverno del 1918, l’esercito italiano riuscì ad arrestare l’avanzata nemica lungo il fiume Piave e sul monte Grappa, anche grazie all’arrivo di giovanissime reclute, i cosiddetti “ragazzi del ’99“, cioè i diciottenni nati nel 1899. Questi ragazzi, di poco più di diciotto anni, dovettero affrontare la fase più critica della guerra italiana con una preparazione militare sommaria. Molti tra loro non ritornarono più a casa.

Ultimi articoli

Giochi

Sullo stesso tema