Giovanni Bosco nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1815 da una famiglia di contadini. Ordinato sacerdote a Torino, si dedicò all’educazione dei ragazzi, specie dei più poveri, abbandonati alla strada e spesso a un futuro di miseria e di delinquenza.
Nel 1841 fondò una prima scuola di catechismo, di lettura e di scrittura.
Nel 1846 diede inizio a corsi serali e costruì piccoli laboratori artigianali di falegnameria, stamperia, calzoleria, dove i ragazzi imparavano un mestiere. Nel giro di pochi anni, intorno al sacerdote si raccolsero tanti giovani e persone disposte ad aiutarlo nella sua coraggiosa attività.
Nel 1859 papa Pio IX approvò ufficialmente la costituzione della Società salesiana da lui fondata (il nome deriva da un santo dell’inizio del XVII secolo, Francesco di Sales), che ebbe in brevissimo tempo grande diffusione.
Nel 1875 don Giovanni Bosco inviò i primi salesiani in America Latina, perché svolgessero apostolato presso gli emigrati. Poi l’attività salesiana si diffuse in Asia, in Australia, in Africa.
Nel 1872 ai salesiani si affiancarono, per l’educazione delle ragazze, le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Don Giovanni Bosco si spense a Torino nel 1888. Fu beatificato nel 1929 e dichiarato santo nel 1934.
Il sistema educativo di don Bosco si fondava sull’intuizione che è importante prevenire le scelte sbagliate con l’uso della ragione e dell’amorevolezza, attraverso l’accoglienza, la presenza, il coinvolgimento e la responsabilizzazione di gruppo e individuale.