Guittone d’Arezzo, il poeta principale della scuola toscana: vita, opere, stile. Riassunto di Lettertura italiana
Guittone nacque ad Arezzo tra il 1230 e il 1235 da un certo Viva di Michele, camerlengo (cioè tesoriere) del Comune. Guittone apparteneva al partito guelfo. Per contrasti politici dovette abbandonare in volontario esilio Arezzo e la Toscana e si recò a Bologna. Nel 1265 maturò la decisione di abbandonare la moglie e i figli ed entrò nell’ordine dei Cavalieri di Santa Maria, fondato a Bologna nel 1261, comunemente detti “frati gaudenti”. Si trattava di un ordine religioso-cavalleresco che permetteva l’ingresso anche a uomini sposati e con figli. Tale ordine si proponeva di mantenere l’ordine e la pace nella città e la difesa delle fasce più deboli.
Guittone morì nel 1294, lasciando dietro di sé uno stuolo di imitatori in ogni città dell’Italia centrale e centro-settentrionale (i “guittoniani”).
Di Guittone restano circa 300 componimenti poetici: da un lato le rime amorose e civili (di Guittone), dall’altro quelle morali e religiose (di fra Guittone), fra le quali alcune laudi (di quest’ultimo genere egli sarebbe stato, secondo alcuni studiosi, l’iniziatore letterario).
La sua lirica d’amore deriva dai Siciliani ma anche dai Provenzali, dai quali Guittone d’Arezzo riprende nella tecnica versificatoria, la tendenza al trobar clus (“poetare chiuso”, consiste in uno stile elaboratissimo, artificioso e fortemente allegorico).
Le scelte linguistiche oscillano dal raffinato al plebeo; spesso nei suoi versi c’è un virtuosismo insistito e ostentato. Ma l’apporto più originale di Guittone d’Arezzo alla poesia del Duecento va individuato nella canzone politica e civile. Anche in questo caso, egli si rifà alla tradizione provenzale sirventese¹ e del planh² (compianto). Ma l’alta eloquenza, il vibrante sarcasmo, la sdegnata passione che animano una canzone come Ahi lasso, or è stagion de doler tanto, rivelano la viva e diretta partecipazione del cittadino comunale che s’impegna nella lotta politica, in ciò distinguendosi dall’analoga poesia provenzale prodotta da letterati che esprimevano invece gli interessi del proprio signore.
¹sirventese componimento poetico e musicale di origine provenzale di argomento per lo più didattico, moraleggiante, politico, satirico che si “serve” dello schema metrico della canzone, che tratta invece argomenti amorosi.
²planh (compianto) componimento poetico dei trovatori di contenuto amoroso, storico, in morte di un personaggio e per altri dolorosi avvenimenti.