Urano pianeta scoperto casualmente il 13 marzo 1781 dal tedesco William Herschel, musicista di professione, appassionato di osservazioni celesti, nel corso di osservazioni telescopiche su alcune stelle.
Pianeta Urano caratteristiche
Due secoli dopo la sonda Voyager 2 ha fatto conoscere il sistema, che comprende anelli e molti satelliti.
La particolarità del pianeta Urano (il settimo in ordine di distanza dal Sole) è quella di possedere un asse di rotazione parallelo al piano dell’orbita (anziché più o meno perpendicolare ad esso, come gli altri pianeti). A causa di tale inclinazione, Urano volge al Sole alternativamente un polo e poi l’altro.
Urano impiega circa 84 anni terrestri a compiere un giro intorno al Sole, per cui nelle zone polari il dì e la notte si alternano ogni 42 anni.
Perché Urano è azzurro?
Urano è avvolto da un’atmosfera spessa 7600 km di idrogeno, elio e metano (a quest’ultimo è dovuta la colorazione azzurra).
Perché non si può vivere su Urano?
Perché è freddissimo: la temperatura, che varia di poco, scende da -208 °C, al polo che punta verso il Sole, fino a -215 °C, all’Equatore (Urano ha un raggio equatoriale di 25 559 km).
Negli strati più alti dell’atmosfera, al di sopra delle zone circumpolari, si sono osservate estese formazioni di brine, forse dovute a reazioni causate dalla radiazione solare negli idrocarburi.
Nelle zone verso l’Equatore si sono osservati invece sistemi di nubi in veloce movimento intorno al pianeta, trascinate da forti venti. Dal tempo impiegato da tali nubi a effettuare un giro completo è stato possibile risalire al periodo di rotazione del pianeta, che è di circa 17 ore.
Al centro del pianeta Urano è presente un nucleo roccioso, avvolto da un oceano (profondo 10 500 km) formato dagli stessi costituenti dell’atmosfera, ma allo stato liquido.
Intorno ad Urano ruotano numerosi corpi: un sistema di 10 sottili anelli di polveri e ghiaccio e almeno 17 satelliti.
Le immagini dei satelliti maggiori inviate dalla sonda Voyager 2 hanno rivelato mondi diversi: dalle vaste pianure costellate da crateri da impatto di Oberon e Titania, le lune più lontane, alle regioni craterizzate e intersecate da profonde valli rettilinee, delimitate da fratture lunghe centinaia di km, di Ariel e Umbriel; fino alla superficie di Miranda, la luna più vicina a Urano, che mostra un mosaico di zone intensamente craterizzate e zone profonde solcate da lunghe scarpate.
Urano prende il nome dall’omonimo dio greco, figlio e sposo di Gea, la Madre Terra, e personificazione del cielo, come scrisse Esiodo nella sua opera Teogonia.