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Abraham Lincoln, il presidente che liberò gli schiavi

Abraham Lincoln, Abramo Lincoln in italiano, (1809-1865) fu il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America, dal 1861 al 1865. Il suo nome è legato all’abolizione della schiavitù in tutta l’Unione americana, con l’approvazione nel 1865 del tredicesimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America.

Chi è Abramo Lincoln?

Abraham Lincoln nacque il 12 febbraio 1809 nel Kentucky, in una famiglia di modesti agricoltori; intraprese gli studi di legge e divenne un brillante avvocato.

Dal 1834 al 1842 Lincoln fu membro del Parlamento dell’Illinois e dal 1847 al 1849 deputato al Congresso. Nel 1856 Abraham Lincoln aderì al Partito repubblicano e pur non teorizzando l’eliminazione della schiavitù laddove esisteva, era comunque convinto che, per ragioni economiche e politiche, non bisognasse permetterne l’espansione. Pertanto incominciò a opporsi alla richiesta degli Stati del Sud, la cui economia si basava sulle piantagioni schiavistiche, di poter estendere la schiavitù nei territori dell’Ovest.

La vittoria repubblicana nelle elezioni del 1860 fu allora sentita da una parte dell’opinione pubblica del Sud come l’inizio di un processo irreversibile che avrebbe portato alla vittoria degli interessi industriali dei paesi del Nord, al rafforzamento del potere centrale, alla progressiva emarginazione degli Stati schiavisti del Sud.

Pertanto, tra il dicembre 1860 e il febbraio 1861 dieci Stati del Sud decisero di staccarsi dall’Unione (Stati del Nord) e di costituirsi in una Confederazione indipendente, la Confederazione degli Stati del Sud, ed elessero un proprio presidente, Jefferson Davis.

Questa scelta secessionista segnò l’inizio di una guerra civile, detta Guerra di secessione americana, che ebbe inzio nell’aprile 1861 e si concluse nel 1865; si concluse con la vittoria delle truppe nordiste e l’abolizione della schiavitù, con il XIII (tredicesimo) emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America.

Per cosa è ricordato Abraham Lincoln?

Oltre che per aver posto fine alla schiavitù negli Stati Uniti d’America, al presidente Lincoln, sono riconosciuti altri meriti.

Innanzitutto, riuscì a far approvare alte tariffe doganali per finanziare la ricostruzione (Tariff Act del 1862 e 1864); poi, creò, per la prima volta, una banconota unica nazionale (Legal Tender Act del 1862). E ancora: istituì un sistema bancario centrale, il solo autorizzato a emettere le banconote (National Bancking Act del 1863); usò il demanio pubblico per promuovere gli insediamenti nell’Ovest (Homestead Act del 1862) e per finanziare la costruzione delle linee ferroviarie transcontinentali (Pacific Railroad Act del 1862); aprì i confini dell’immigrazione, in particolare quella italiana, per procurare forza lavoro a buon mercato (Immigration Act del 1864).

L’assassinio di Abraham Lincoln

Conclusasi la guerra con la vittoria delle truppe nordiste nell’aprile del 1865, il presidente Lincoln muore il 15 aprile 1865 vittima di un attentato (avvenuto il giorno prima del decesso) ad opera di un fanatico sudista, John Wilkes Booth. Per un approfondimento leggi Assassinio di Abramo Lincoln.

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