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Acropoli di Atene: storia e monumenti principali

L’Acropoli di Atene, nota semplicemente come L’Acropoli, era la parte più alta della città e centro religioso della città di Atene. Tra il 460 e il 430 a.C., sotto la guida di Pericle (495-428 a.C.), Atene raggiunse il suo massimo splendore. In questo periodo, che gli storici definiscono “età classica“, fiorirono infatti l’arte, le scienze e la filosofia.

Acropoli di Atene storia

In architettura, con il tesoro raccolto dopo le vittorie sui Persiani, Pericle finanziò un lungo programma di lavori pubblici. Affidò la ricostruzione dell’Acropoli, che era stata distrutta dai Persiani nel 480 a.C., all’architetto Ictino e allo scultore Fidia. Essi progettarono e realizzarono grandiosi edifici, visitabili ancora oggi sull’Acropoli, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1987.

Acropoli di Atene
Leo von Klenze, Public domain, via Wikimedia Commons

Acropoli di Atene monumenti principali

La prima opera intrapresa fu il Partenone (447-435 a.C.), seguita dai Propilei (437-432 a.C.), dal tempio dedicato ad Atena Nike (427-424 a.C.) e dall’Eretteo (421-406 a.C.).

I Propilei

All’Acropoli si accede attraverso i Propilei (in greco «davanti all’ingresso»); è un monumentale portico, con doppia fila di colonne, preceduto da una scalinata che separava l’area sacra dal resto della città.

Il tempio ad Atena vittoriosa

Accanto ai Propilei fu edificato il tempietto dedicato ad Atena Nike. Il piccolo tempio dedicato ad Atena Nike («vittoriosa») è il primo edificio che attrae l’attenzione di chi arriva in cima alla strada che porta all’Acropoli. Venne costruito con colonne di ordine ionico. Ricorda l’egemonia politica e militare acquisita da Atene su gran parte della Grecia.

La statua di Atena

Davanti ai Propilei sorgeva la colossale statua di Atena in bronzo, andata perduta. Alta 7 metri, opera dello scultore Fidia, con la sua lancia illuminata dal sole, era un riferimento per i naviganti.

Il Partenone

Il tempio più importante dell’Acropoli è il Partenone, dedicato alla dea Atena Parthénos, «vergine», protettrice della città. Custodiva i tributi che le città alleate offrivano ad Atene in cambio di protezione. È l’edificio meglio conservato. Venne fatto costruire da Pericle, che governò Atene nella seconda metà del V secolo a.C., nel luogo in cui sorgeva un altro tempio dedicato ad Atena, distrutto da un’invasione dei Persiani nel 480 a.C. Dallo stile semplice e austero, fu decorato dallo scultore Fidia. Pericle lo fece costruire per celebrare la vittoria dei Greci sui Persiani. Per un approfondimento leggi Il Partenone – il tempio perfetto.

L’Eretteo

Agli dèi Atena e Poseidone era dedicato anche il tempio che conteneva la cella del mitico re attico Eretteo (da cui prende il nome). Fu costruito nel luogo in cui si sarebbe svolta la contesa tra Atena e Poseidone per dare il nome alla città. Composto da due edifici addossati l’uno all’altro, presenta sul lato rivolto verso il Partenone la Loggia delle Cariatidi, una specie di balcone con caratteristiche colonne a forma di figure femminili.

Ai piedi dell’Acropoli si trovava l’agorà, cioè la piazza principale dove si svolgeva il mercato e dove i cittadini si riunivano in assemblea per discutere e votare le decisioni più importanti per la polis. In questa parte della città sorgevano il teatro, le case, le botteghe, la palestra (chiamata ginnasio), lo stadio, dove si svolgevano le gare sportive. L’Acropoli era collegata all’agorà da una strada lungo la quale, durante le feste religiose, si svolgevano le processioni.

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