Adolf Hitler nasce il 20 aprile 1889 a Braunau, vicino a Linz, in Austria. Figlio illegittimo di un impiegato di dogana, che non lo riconobbe mai, a 18 anni rimane orfano. Lavora come illustratore e aspira a diventare un artista, ma è bocciato più volte all’esame di ammissione all’Accademia di Vienna.
Nel 1914 partecipa come volontario alla Prima guerra mondiale e riceve una medaglia per il suo coraggio. Nel 1919 si iscrive al partito tedesco dei lavoratori; poco dopo ne diventa leader e ne cambia il nome in partito nazionalsocialista.
Dopo una serie di elezioni favorevoli al suo partito, nel 1933 diventa cancelliere e, grazie a violenze e intimidazioni, ottiene i voti necessari per emanare un decreto che gli dà un potere dittatoriale.
Nel 1939, quando la Germania invade la Polonia, scoppia la Seconda guerra mondiale.
Nel 1942 Adolf Hitler e i suoi uomini decidono di procedere alla Soluzione finale della questione ebraica, cioè alla eliminazione di tutti gli ebrei tramite i campi di sterminio.
Nel 1945, quando la guerra è persa e i sovietici entrano a Berlino, si suicida nel suo bunker.
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